L’anno scorso è stata una piaga non da poco, ma anche quest’anno gli infortuni tornano a complicare i piani della Sampdoria di Sottil
Ormai è un tema molto dibattuto nell’intero mondo del calcio, che si interroga sulla quantità di partite disputate e sulla sua incidenza sugli infortuni dei calciatori, sempre più frequenti e, spesso, anche seri. La Sampdoria, pur non giocando gare internazionali, non è esente dalla problematica, tanto che l’anno scorso Andrea Pirlo è arrivato ad escludere dai convocati anche dieci suoi uomini alla volta.
Il club blucerchiato, in questa stagione, ha cambiato area sanitaria e anche allenatore, facendo arrivare Andrea Sottil. Però, seppure con un’incidenza minore, gli infortuni colpiscono comunque i giocatori della Sampdoria. E alcuni con problemi tutt’altro che leggeri. Tralasciando i giocatori che si sono trascinati problemi vecchi come Alex Ferrari, Estanis Pedrola o il Pajtim Kasami di inizio campionato, ci sono stati almeno nove infortuni e alcune situazioni non del tutto chiare.
Il primo è quello di Simone Ghidotti, che nel primo tempo di Sampdoria-Reggiana si è fatto male facendo un rinvio. L’infortunio muscolare lo ha costretto a stare fuori per un mese e ha perso il posto da titolare perché, nel frattempo, è arrivato Marco Silvestri.
Un doppio infortunio ha costretto Sottil a due cambi nella partita contro il Modena. Il primo a Simone Romagnoli, che ha subito una lesione al quadricipite femorale, l’altra a Ronaldo Vieira, che si è fatto male al flessore. Il centrale è stato fermo quasi un mese, saltando due partite con in mezzo una sosta. Due i mesi di stop per il centrocampista inglese, che ancora non è rientrato e sembra vedere la luce solo ora.
Sampdoria, infortuni già a quota dieci in questa Serie B
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Se Gennaro Tutino ha saltato solamente la partita da ex di Cosenza per un infortunio lieve rimediato in allenamento, peggio è andata al compagno di reparto Massimo Coda, che si è fermato a Pisa alla mezz’ora per una lesione non profonda al flessore della coscia destra. Approfittando della sosta, ha saltato la partita di Palermo, ma potrebbe farcela per il Catanzaro.
C’è poi la pubalgia di Davide Veroli, che è difficile da curare e quindi la Sampdoria ha dovuto aspettarlo. Il classe 2003 ex Catanzaro non gioca dal 21 settembre, anche se i veri problemi l’ha sviluppati nell’ultimo mese.
Infine gli ultimi due problemi per Sottil, i più seri che i blucerchiati abbiano dovuto affrontare finora. L’infortunio del capitano Bartosz Bereszynski è accaduto in Nazionale, una lesione muscolare seria alla coscia che lo costringerà a rientrare, probabilmente, a febbraio 2025. E poi lo stop di colui che è stato designato per indossare la fascia al suo posto, Simone Romagnoli, al secondo problema fisico in pochi mesi da giocatore doriano. Questa volta, però, il problema è più serio: lesione al tendine d’Achille, con buone probabilità di non poter giocare per tanti mesi.
In più ci sono alcune situazioni poco chiare, a cominciare da Matteo Ricci e Stefano Girelli, mai impiegati da Sottil. Il primo è stato portato a Palermo, senza però farlo entrare, anche per via di una condizione fisica non ottimale, a quanto filtrava. Complice uno stop per un infortunio al polpaccio rimediato proprio a inizio stagione. Solo tre panchine per lui finora. Mentre sull’ex Lecco non è chiaro quale sia il problema.
Così come per Fabio Borini, che, a detta di Sottil, ha saltato la trasferta di Palermo per il riacutizzarsi di vecchie noie muscolari. A inizio anno aveva avuto un problema al polpaccio, poi qualche mancata convocazione però per scelta tecnica. Con le problematiche che deve affrontare l’ex Fatih Karagumruk, la Sampdoria farebbe addirittura doppia cifra di stop dopo appena tre mesi dall’inizio del campionato.