In Casa Sampdoria, Dejan Stankovic crede fortemente nella salvezza. Vuole fare qualcosa di impossibile ed entrare nella storia del club blucerchiato…
Se vuoi rimanere nella storia, devi fare cose impossibili…
E Dejan Stankovic vuole rimanerci riuscendo a salvare la Sampdoria. Ripete parole già dette. Parole che danno motivazioni alla squadra, ai tifosi, a tutto l’ambiente blucerchiato che di andare in Serie B non ci pensa proprio. E il primo a non volerlo è proprio lui:
Se non ci credessi non sarei qui. Non mollo, anzi spingo sull’acceleratore. In questi giorni mettiamo benzina nel motore, voglio tenere i giri alti. Prima di Natale avevo fatto delle tabelle e mi sono bruciato, alzo il braccio e dico “scusate”, dovevo fare prima i calcoli con me stesso e la squadra, poi col calendario…
Quanti punti serviranno per salvarsi? È una domanda che può far pensare a tabelle o altro. Ma non è così. E al Corriere dello Sport lo conferma:
Nessuno lo sa. Ma se chi ne ha 24 o 27 pensa alla salvezza vuol dire che si può giocare. E una cosa mi fa piacere
Sampdoria, Stankovic può raggiungere la salvezza con l’aiuto dei tifosi…
Sampdoria, Dejan Stankovic: salvezza? Facciamo una cosa impossibile…
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Poi un pensiero alla Gradinata Sud. Anche qui nulla di nuovo:
Tutti dicono che i tifosi sono il 12° uomo. Qui alla Samp io dico che sono il primo uomo, la prima diga, i primi difensori. Col Verona, più che per noi, volevamo vincere per loro. Marassi meritava di esplodere di gioia, i tifosi soffrono, sono un esempio, un modello di come si sostiene una squadra pur conoscendo tutti i problemi e i limiti