Ai tempi della due dligence Alessandro Barnaba stimò in 150 milioni i debiti della Sampdoria: cinquanta in meno di quelli certificati da Bissocoli
L’esposizione debitoria della Sampdoria ammonta a circa 200 milioni. Una cifra che arriva dalle osservazioni fatte da Eugenio Bissocoli, l’esperto che affianca il Cda nella composizione negoziata, e che non è così distante da quella prospettata da Alessandro Barnaba nell’offerta presentata lo scorso 10 dicembre.
Il finanziere, per conto della Merlyn Advisor, aveva identificato sei voci debitorie importanti per un ammontare totale di 149 milioni. La fetta principale riguardava i debiti con Macquarie e Banca Sistema e Progetto, per un totale di 54,6 milioni.
Sampdoria, le stime di Barnaba
Sampdoria, debiti maggiori delle previsioni di Barnaba. La cifra
LEGGI ANCHE Cessione Sampdoria, Console provoca Vidal: lasciamo stare Al Thani
Poi il resto, diviso nelle altre cinque voci. Ci sono i 13,6 milioni dei mutui relativi alla costruzione del nuovo centro sportivo di Bogliasco e dell’acquisto dello spazio che dovrebbe ospitare la nuova sede. Poi circa 25 milioni verso altre società sportive per l’acquisto di calciatori, 15,8 milioni per gli agenti, 11 milioni di debiti verso i fornitori e 29 di debiti fiscali, tributari e previdenziali.
La stima, arrivata in seguito alla due diligence, dista dunque di 50 milioni da quanto certificato da Bissocoli. Evidenzia, comunque, un grave problema per la Sampdoria.
I blucerchiati, nei prossimi tre mesi (fino al 6 giugno) potranno contare sulle misure protettive e cercheranno, quanto possibile, di ristrutturare il debito. In attesa che arrivi la liquidità tramite il bond convertibile o, ancora meglio, tramite la cessione.