In Casa Sampdoria c’è tensione e preoccupazione per il futuro tecnico. Per questo Daniele Faggiano ha deciso di mandare la squadra in ritiro punitivo prendendosi una bella responsabilità…
Tutti in ritiro. Tutti colpevoli. Ha vinto la linea di Daniele Faggiano e quella di Roberto D’Aversa che però alla fine avrebbe accettato anche di restare a Genova, in albergo. Da questo ritiro punitivo si salvano solo Damsgaard, Vieira e Verre infortunati.
Una decisione nuova per la Sampdoria, non per Faggiano, che in queste ultime settimane ha dovuto sostituire anche Carlo Osti. Ha dovuto prendere il suo posto forzatamente in panchina, nel ruolo, nei rapporti. E così è stato anche nello spogliatoio di Torino. Come ricorda anche il Secolo XIX nello spogliatoio di Torino, l’allenatore ha subito parlato di ritiro, spalleggiato proprio dal direttore Faggiano.
Squadra che sostanzialmente ha sempre fatto sapere di essere contraria al ritiro punitivo. Proponendo in alternativa una versione soft, cioè all’Ac Hotel con allenamenti a Bogliasco, che avrebbe anche trovato una apertura di massima in presidente e allenatore. Ma che si è fragorosamente scontrata con la volontà di Faggiano. È stato il direttore sportivo alla fine a imporsi fortemente per una soluzione fuori Genova. Individuata al Touring Hotel di Coccaglio con annesso campo da calcio…
La scelta di Daniele Faggiano? Alla Sampdoria manca Osti…
Sampdoria, Daniele Faggiano prende una decisione forte
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Una decisione forte quella di Daniele Faggiano che ha deciso di prendersi una grossa responsabilità. Una di quelle che non tutti condividono. In primis la squadra. Sul vuoto dirigenziale lasciato da Carlo Osti La Repubblica ha un suo preciso pensiero:
Servirebbe l’esperienza e l’equilibrio di Carlo Osti, che invece è a Piacenza a guardare partite sul divano. Difficile immaginare una retromarcia di Ferrero, ma, orgoglio a parte, sarebbe sicuramente una mossa provvidenziale, nella giusta direzione. D’Aversa resta una scelta del presidente, ma nell’esperto diesse avrebbe avuto un sostegno ed una possibilità di confronto, importante nelle difficoltà. L’ipotesi più proba- bile è che si vada avanti così, con D’Aversa sulla graticola dopo ogni passo falso…
Poi c’è la questione allenatore. Nessuna retromarcia e nemmeno pentimento per non aver tenuto Claudio Ranieri? Sempre secondo La Repubblica (e non solo) non andava fatto.
L’unica cosa da non toccare era la parte tecnica, il trio Ranieri-Osti-Pecini. È enorme la responsabilità di Ferrero, colui che ha voluto cambiare. Sono stati sottovalutati i meriti di Ranieri, che regalava personalità e tranquillità a tutti. Sulla carta questa formazione è simile a quella dell’anno scorso, ma non si vede quella coesione di gruppo che ha fatto la differenza nelle ultime due stagioni, con salvezza in rimonta e nono posto…
Sampdoria, Daniele Faggiano prende una decisione forte