Sampdoria, dagli applausi ai fischi: il crollo di Abdelhamid Sabiri

In un anno il rapporto tra la Sampdoria e Abdelhamid Sabiri è cambiato radicalmente: il marocchino è passato dagli applausi a fischi…
Da un dodici marzo all’altro. La vita alla Sampdoria di Abdelhamid Sabiri si è capovolta completamente rispetto a quando, un anno fa, segnava su punizione il primo goal in Serie A nella sconfitta per 1-3 con la Juventus. A distanza di un anno – proprio il 12 marzo e proprio con i bianconeri – la sua presenza in campo sarebbe da escludere.
Contro la Salernitana è arrivata una bocciatura pesantissima per il marocchino, sostituito dopo appena 35 minuti da Dejan Stankovic dopo una prestazione estremamente negativa e indolente. Uno scenario che, a inizio stagione, non era assolutamente prevedibile, anche considerato come Sabiri aveva terminato l’anno passato.
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Il goal al Genoa lo aveva reso un idolo della tifoseria. L’ottimo pre-campionato – con tanto di eurogoal al Besiktas – e la rete alla prima stagionale in Coppa Italia facevano pensare a un attuale proseguimento degli scorsi sei mesi, in cui aveva realizzato tre goal e due assist in 14 presenze. Poi, però, qualcosa è andato storto.
L’avvio di campionato dell’intera squadra non è stato all’altezza e, probabilmente, le continue voci di mercato e il Mondiale hanno distratto Sabiri, autore di un solo goal allo Spezia nei mesi pre-Qatar. Il rapporto con Stankovic non è mai decollato, tanto che a gennaio il marocchino sembrava destinato a partire. Ed effettivamente l’offerta della Fiorentina è arrivata, ma i toscani hanno scelto di lasciarlo in prestito a Genova fino a fine anno.
Una scelta che, alla fine, rischia di non portare benefici a nessuno. Con il Bologna ha segnato il primo rigore, con tanto di mancata esultanza sotto la Sud, ma ha sbagliato il secondo. E con la Salernitana è uscito subito, subendo anche i fischi dei tifosi. Con cui il feeling della scorsa stagione è un lontano, lontanissimo ricordo.
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