Antonio Cassano ha ancora nel cuore la Sampdoria: questa di Marco Giampaolo può aprire un ciclo e ambire a essere una nuova Atalanta
Il mercato di riparazione ha cambiato totalmente la Sampdoria. Con sette arrivi, compreso quello di Sebastian Giovinco, e sette partenze, i blucerchiati sono molto diversi rispetto a un mese fa e possono risalire la classifica.
Antonio Cassano, nell’intervista al Secolo, non ha dubbi sulla qualità della rosa a disposizione di Marco Giampaolo, che non è rispecchiata dalla posizione in classifica:
Non è certamente quella del girone di andata di D’Aversa. Sono arrivati Sensi appunto, Conti, Rincon, adesso Giovinco per sostituire subito Gabbiadini. Con il Sassuolo mi è piaciuta. È un gruppo con qualità, non c’entra niente con questa posizione di classifica.
Marco Giampaolo ha le carte in regola per aprire un altro ciclo alla Sampdoria. Per Cassano questo è l’ambiente ideale in cui l’ex tecnico di Milan e Torino può lavorare:
Giampaolo ha trovato qui un ambiente ideale dove può lavorare come piace a lui, sulla sua idea di calcio, ma nello stesso tempo senza troppe pressioni, in serenità. Sono convinto che possa aprire un ciclo.
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Negli ultimi anni in Serie A le storie di Atalanta e Sassuolo sono da prendere come esempi. La Sampdoria deve ambire a ritornare una realtà forte del nostro campionato:
Adesso arriva un Sensi, un Conti alla Samp e si dice che arriva per ripartire. Non mi piace. La Sampdoria deve essere un punto d’arrivo, non di partenza. Ha tutte le potenzialità per essere un’Atalanta, un Sassuolo. Potendo contare in più su un ambiente, una tifoseria di livello superiore. In questo momento invece sotto il profilo tecnico non ha quell’appetibilità.
Cassano, che nel 2007 arrivò dal Real Madrid, sceglierebbe Genova ancora oggi. In quegli anni i blucerchiati centrarono anche la Champions League, un miracolo secondo Fantantonio:
Sceglierei la Sampdoria ancora oggi. Sono arrivato dal Real Madrid, l’ho vista subito come un punto d’arrivo. Sarei rimasto nella Sampdoria tutta la vita. È stato un miracolo arrivare quarti a 15 punti dalla prima guardando la qualità della rosa. Con Cerezo e Vierchowod degli anni d’oro avremmo vinto lo scudetto.