La Sampdoria di Marco Giampaolo perde un’altra partita ancora. La salvezza è ancora da conquistare e per fortuna è tornata la Sud
Iniziamo dalla classifica, perché non è per nulla rassicurante.
Alla Sampdoria mancano sette partite alla fine del campionato, 21 punti in totale.
E, proprio per questo, mi tengo altissimo nel proporre la classifica: Udinese, Bologna ed Empoli (oggi depredato dall’arbitro) 33 punti, con friulani e felsinei con due partite in meno ed è tanta roba. Spezia 32. E fin qui, tutto sommato, sono abbastanza tranquilli, considerando che la quota salvezza non dovrebbe essere più alta di 38 punti, anzi più probabilmente meno che più.
Poi arriva la zona dove fa caldissimo e si parte proprio dai 29 punti blucerchiati. Poi c’è il Cagliari a 25 e le tre che oggi retrocederebbero: Venezia (una gara in meno) e Genoa a 22, e Salernitana 16 con due partite in meno.
Insomma, sta per arrivare il periodo in cui il campionato diventa il Far West.
E la domanda, semplicemente, è: Marco Giampaolo, splendida persona, uomo perbene e tecnico che – quando è nella sua comfort zone – sa far vedere un buon calcio, è parimenti l’uomo adatto per portare in salvo questa squadra?
I numeri non aiuto il Maestro…
I numeri da quando è stato chiamato per sostituire Roberto D’Aversa, incredibilmente descritto da alcuni come la causa di tutti i mali, mentre forse il male oscuro della Sampdoria di quest’anno non stava e non sta in panchina, ma altrove, dicono che non è detto che la risposta a questa domanda sia sì.
Giampaolo ha giocato nove partite, raccogliendo sei sconfitte e tre vittorie. E tenendo conto anche delle ultime quattro partite di D’Aversa e di quella di Felice Tufano a Torino con la Juventus in Coppa Italia,. la Sampdoria ha vinto solo tre delle ultime quattordici partite, perdendo le altre undici. Numeri da brividi.
Così come la media punti di Giampaolo dopo 9 partite è di un punto a partita, quella di D’Aversa in 22 partite era di 0,9.
Soprattutto, a preoccuparmi è il fatto che oggi, pur avendo giocato alla pari con la Roma e anzi tirando di più in porta, e anzi giocando benissimo nel primo quarto d’ora, una volta andata in svantaggio la Sampdoria è affondata nella seconda metà nel primo tempo e non ha mai dato veramente l’impressione di poter recuperare nella ripresa e, esattamente come era successo con la Juventus, la Roma è uscita dal Ferraris con le maglie quasi asciutte.
La Sampdoria di Giampaolo può contare nuovamente sul tifo della Sud
Sampdoria, caro Giampaolo per fortuna è tornata la Sud
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Senza sudare. E questo è il vero problema.
Che la meravigliosa Gradinata Sud, dove finalmente è tornata la tifoseria organizzata dopo l’ultimo decreto sulla capienza al 100 per cento, si merita sudore.
Soprattutto, si sono visti giocatori che hanno davvero poco da dare e da dire: Thorsby, generosissimo come sempre e che addirittura a tratti ha fatto il regista che – eufemisticamente – non è proprio il suo ruolo. Un giocatore che sembra svuotato rispetto alla gestione Ranieri (che, come sapete, non incarna il mio calcio), ma nemmeno quello di D’Aversa di quest’anno, già depotenziato.
Murru, che non si capisce perché debba sempre giocare, è stato nullo o quasi, mentre Augello, quando è subentrato, è stato a mio parere il migliore in campo.
Candreva, che con D’Aversa era un fenomeno, è stato ancora una volta il peggiore in campo e credo che il problema non sia Candreva, ma dove gioca Candreva.
Quagliarella quando è entrato ha fatto una giocata straordinaria, ma solo quella.
Colley è tornato quello della banda del buco.
Sensi, che sa essere croce e delizia: secondo me stava giocando molto bene e non vedo un motivo logico perché sia stato sostituito dopo il primo tempo, dove aveva fatto un assist bellissimo per Caputo e alcune giocate di straordinaria qualità, con la palla attaccata al piede, come se avesse il velcro.
Sampdoria, i giovani di Giampaolo…
A me è piaciuto molto lo spirito con cui è entrato Simone Trimboli e mi chiedo anche se negli ultimi dieci minuti non valeva la pena di far entrare Supriaha o ancor più Lorenzo Di Stefano, descritto come un giovane Immobile blucerchiato.
Perso per perso, io ci avrei provato certamente.
E, sempre a proposito di giovani, Gerard Yepes Laut. Un giovane che tanto bene aveva fatto nelle tre apparizioni che gli aveva concesso Roberto D’Aversa, perché non viene nemmeno convocato da Giampaolo? Domande.
Ma se continuiamo a non farci domande, saremo qui ogni settimana a sentire che c’è “soddisfazione per la prestazione”. Una frase che suona pericolosamente simile all’”abbiamo dei valori” del 2011.