I numeri di Ciccio Caputo in questo secondo anno di Sampdoria sono deludenti: un solo goal e troppi pochi tiri in porta nelle prime nove giornate
La salvezza della Sampdoria dovrà passare anche e soprattutto dai goal di Ciccio Caputo. Come l’anno scorso, quando le sue reti – come le due al Venezia nell’ultima vittoria fuori casa – sono state decisive per il mantenimento della Serie A. La sua seconda stagione in blucerchiato, però, è iniziata male.
E non è solo quell’unico goal segnato all’Hellas Verona a preoccupare. Caputo è il giocatore che maggiormente ha sofferto la povertà offensiva della Sampdoria di queste prime nove giornate. Il numero 10, infatti, non è stato quasi mai servito a dovere e, a differenza di altri calciatori, come Abdelhamid Sabiri e Manolo Gabbiadini, ha più bisogno dei compagni per fare goal.
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In 639′ minuti Caputo ha tirato appena quattro volte in porta, di cui due contro l’Hellas Verona. La media, dunque, è di una conclusione nello specchio ogni 160 minuti, quasi un tiro ogni due partite. E, per l’attaccante centrale della Sampdoria, è troppo poco. Non si migliora, invece, se si considerano le conclusioni totali: undici. Con una media di una ogni 58 minuti.
Il confronto, più che con Sabiri (23 tiri totali) o con Gabbiadini (11), pesa con Fabio Quagliarella. Il capitano ha giocato 259 minuti, ma ha tirato tredici volte. In media una conclusione ogni 20 minuti circa