Sampdoria, Mauro Bertarelli ha parlato anche del rapporto che lo legava ai tifosi. La Gradinata Sud è un pezzo unico..
Il rapporto tra Mauro Bertarelli e la Gradinata Sud è esploso un giorno, all’improvviso. Tutto è riconducibile al 1 novembre 1992, in un derby della Lanterna nel quale successe qualunque cosa. La gara fu sospesa per il lancio di carta igienica da parte tifoseria dell’altra squadra di Genova. La contestazione scoppiò per alcune decisione dell’arbitro della gara, Nicchi di Arezzo, che non andarono giù all’altra gradinata del Luigi Ferraris.
Ma la storia di Mauro Bertarelli è tutta da scrivere, in un clima da corrida Sven Goran Erikson decide al minuto undici della ripresa,, con la Sampdoria in vantaggio per due a uno grazie a Roberto Mancini e Marco Lanna mentre Michele Padovano aveva accorciato le distanze, di sostituire Attilio Lombardo con il ragazzo di Jesi Mauro Bertarelli. Sotto una fitta pioggia, prima Wladimir Jugovic fa tris poi in pieno recupero Bertarelli batte per la quarta volta Tacconi.
Sampdoria, Bertarelli: A Genova tifosi sempre vicini alla squadra
Sampdoria, Bertarelli: questi tifosi sono unici…
LEGGI ANCHE Sampdoria-Spezia, il pronostico di Caressa sorride a Stankovic. Le parole
Il tifo della Gradinata Sud è rimasto addosso a Bertarelli che in una intervista a tuttocampo.it ha elogiato i tifosi che non hanno mai lasciato sola la squadra anche in una stagione da tregenda come questa.
C’è un ambiente che ti trasmette tanto ma ti lascia tanto tranquillo. La serenità per un giocatore è fondamentale. La tifoseria è sempre vicina alla squadra nel bene e nel male. A Genova, lato blucerchiato deve succedere il finimondo per contestare la squadra, mai contestazioni verso giocatori e squadra, nonostante la retrocessione quasi certa