In estate l’ex numero 10 della Sampdoria Roberto Mancini ha lasciato l’incarico da ct della Nazionale: una scelta non ancora compresa da Beppe Bergomi
L’estate del calcio italiano è stata scossa anche dall’addio di Roberto Mancini alla Nazionale azzurra. Bobby Goal ha rassegnato le sue dimissioni a due settimane dal primo impegno dell’anno – le gare di qualificazioni a Euro2024 – per poi firmare un contratto multi-milionario come commissario tecnico dell’Arabia Saudita.
Una scelta sicuramente divisiva, di cui ha parlato anche Beppe Bergomi. L’ex nerazzurro e noto opinionista di Sky Sport, alla Gazzetta dello Sport, ha ammesso di non capire fino in fondo i motivi della scelta di Mancini che, secondo Bergomi, avrebbe avuto più motivazioni se arrivata in seguito alla mancata qualificazione ai Mondiali del 2022.
Sampdoria, Beppe Bergomi: Mancini era diventato troppo accomodante…
Sampdoria, Beppe Bergomi: Mancini? Non capisco la sua scelta…
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Per Bergomi, comunque, che ci fosse qualcosa che non andava era chiaro dai segnali inviati da un Roberto Mancini fin troppo accomodante considerato il carattere del Mancio:
Fatico a capire. Si intuiva che qualcosa non girasse perché era troppo accomodante, come lui no lo è.
Mancini avrà i suoi motivi per Bergomi che, al momento, non comprende a pieno:
Mi immaginavo o che lasciasse dopo la mancata qualificazione ai Mondiali, non per responsabilità, per la chiusura di un ciclo oppure fosse rimasto per il mordere dell’ambizione. Così non comprendo anche se i suoi motivi li avrà.
Non è amorale dire sì ai soldi arabi, ma Bergomi si chiede se davvero certe cifre possano spostare:
Non è amorale dire sì. Vale eccome, personalmente mi chiedo: se già guadagni cifre più che importanti, raddoppiarle, triplicarle sposta? Non è polemica, solo un punto di vista.