Il momento della Sampdoria è complicato ma Sottil confida sul duro lavoro a Bogliasco e sull’appoggio di Accardi, competente e sempre al suo fianco
Tempi duri vogliono uomini forti. Quelli che Andrea Sottil vuole che escano da Bogliasco ogni giorno, quelli che si allenano al centro sportivo “Gloriano Mugnaini”, quelli che poi devono scendere in campo ogni fine settimana a prendersi le vittorie. La Sampdoria è ultima in classifica, da qui parte il suo tecnico, che torna a Marassi per giocare contro il Sudtirol a caccia della prima vittoria.
Una partita, quella di sabato 21 settembre contro i tirolesi, che arriva dopo la sconfitta pesante di Cosenza. Una di quelle che può tagliare le gambe e mozzare il morale, ma dalla quale Sottil vuole rialzarsi subito. E la sua ricetta è lavorare duro, trovare un’identità, impegnarsi e rialzarsi con determinazione. Il tecnico della Sampdoria esordisce così in conferenza stampa:
Dobbiamo resettare le sconfitte, come bisogna archiviare le vittorie che arriveranno. Il giorno dopo dovevamo dimenticare la prestazione di Cosenza. Ciò che conta è l’oggi e l’ora, e tutti i giorni ad allenamento ho visto una squadra vogliosa e determinata, una squadra che vuole invertire la rotta. Gli allenamenti di livello alto l’avevo visti anche prima di Cosenza in verità, non voglio più tarpare però ciò che conta è il sudtirolese e quello che dobbiamo fare noi in questo momento, avere un’identità più forte, pensare più a quello che dobbiamo fare noi come squadra perché abbiamo grande qualità e lavoriamo sodo. Io li alleno ogni giorno e vedo un gruppo che si impegna. Insieme usciremo da questi momenti, che nel calcio possono capitare, ma c’è la consapevolezza e la compattezza e l’unione di voler cominciare a inanellare punti importanti
Sampdoria, Sottil: “Duro lavoro per uscire dai brutti momenti. Accardi un vero combattente”
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Se la Sampdoria deve combattere, lottare e lavorare duramente, ha bisogno di combattenti. Non solo in squadra. E Sottil ne ha trovato uno in Pietro Accardi. Il direttore che l’ha scelto per sostituire Andrea Pirlo, l’uomo che sta sempre al suo fianco e che ora siede con lui anche in panchina. La figura dell’ex ds dell’Empoli è importante per l’allenatore blucerchiato, in un contesto che non deve essere rilassato. Bogliasco, insomma, non può essere un villaggio vacanze:
Io ho trovato a livello di strutture e organizzazione una società top, sembra dei stare in Serie A. Qua si lavora duro, c’è un direttore che non devo certo presentare io. Quello che Accardi ha fatto a Empoli è ben chiaro, in Serie B ha vinto e in Serie A si è salvato, è abituato a combattere, è un uomo di calcio, insieme a me traccia le linee e le regole, è molto presente coi calciatori. Questo è un ambiente operaio. Le strutture sono ottime, però non è un villaggio vacanze, qui si lavora duro, ve lo posso assicurare. C’è una squadra, uno staff e un allenatore che lavorano e un direttore che è molto presente