A Venezia la Sampdoria di Marco Giampaolo ha vinto una partita fondamentale per la salvezza. Vittoria meritata ma senza gioco…
Quella di oggi è una Puntina di gioia per il risultato di Venezia, che scrive una nuova classifica, dove il derby o addirittura anche i due derby regionali (#Lamialiguria è la mia sponsorizzazione preferita e mette insieme Sampdoria, Genoa e Spezia) non sono un miraggio.
E proprio da qui vale la pena di partire, dalla classifica, prima della sosta di campionato e dei cinque recuperi che stanno vergognosamente falsando il campionato, come vi racconteremo, perché non è possibile giocare partite decisive dopo che si sa che non saranno più decisive, qualcosa che va contro ogni sport e sportività e che, ad esempio, in serie B non accade.
Mancano otto giornate, al netto dei recuperi, con 24 punti a disposizione e mi pare giusto fare il punto, anzi la Puntina, con tutti quelli che stanno sotto quota quaranta, anche dopo i posticipi serali: Torino 35 con una partita in meno, Bologna 33 con una partita in meno, Empoli 33, Udinese 30 con due partite in meno, Sampdoria e Spezia 29, Cagliari 25 e le tre retrocesse che, ad oggi, sarebbero Venezia a 22 con una partita in meno, Genoa a 22 e Salernitana a 16 con due partite in meno.
Poi, la matematica dice anche altro, ma mi sono tenuto già larghissimo in questa classifica.
E in tutto questo la Sampdoria ha fatto un enorme passo avanti oggi con la vittoria di Venezia.
Vittoria strameritata e che ho amato moltissimo per la presenza di moltissimi tifosi blucerchiati nel settore ospiti, commoventi, e ancor più belli considerando che l’assurdo ostracismo della tifoseria organizzata della Sampdoria finirà solo il primo aprile con il venir meno del limite di capienza del 100 per cento negli stadi.
Vittoria strameritata quella della Sampdoria, nonostante una partita di bruttezza rara e – diciamolo chiaramente – anche una brutta Samp, resa meritevole solo da un Venezia ancor più brutto. E lo spintone e le parole di Paolo Zanetti ad Henry, che è andato pervicacemente a cercarsi l’espulsione, sono l’immagine più iconica di tutto questo. Al netto delle bestemmie che non mi piacciono mai, persino se arrivano da un tecnico che io avrei voluto alla Sampdoria, più di tutti insieme a Alessio Dionisi, Aurelio Andreazzoli e Giovanni Stroppa, il mio personalissimo Pantheon degli allenatori.
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Insomma, la partita è stata bruttissima, ma la Sampdoria l’ha vinta meritatamente, anzi strameritatamente. E certo gli avversari non si sono scansati perché era decisiva anche per loro che lunedì sera a Roma contro la Lazio avevano perso immeritatamente, dopo un’ottima partita.
Non è colpa della Sampdoria, né di Marco Giampaolo se il terzo portiere finlandese del Venezia Maenpaa ha regalato il primo goal.
E non è colpa della Sampdoria, né di Marco Giampaolo, se anche il secondo goal è arrivato da un vero e proprio regalo dei difensori del Venezia.
Insomma, la vittoria è stata meritatissima, ma regalatissima.
Ed è difficile, davvero, dire qualsiasi altra cosa della partita, se non dire che – finalmente, probabilmente avendo letto la Puntina – Marco Giampaolo schiera Sabiri dal primo minuto. Con l’Empoli era stato il migliore in campo, ci voleva tanto a capire che comunque deve giocare lui come trequartista? Al limite mettendo Sensi regista o giocando con una sorta di doppio play e doppio trequartista.
Così come mi piace citare la partita di Francesco Caputo, al netto dei gol, per l’azione – dopo il contatto, regolarissimo, di Thorsby in area – che ha tenuto in campo una palla impossibile e si è involtato verso la porta del Venezia.
Insomma, anche solo per questo ne sarebbe valsa la pena.
E oggi la salvezza non è certa, ma è certamente molto più vicina.
Ancor più bella se resterà anche il il derby. Perché il piacere dello sfottò, la gioia di commentare i post, l’orgasmo di prendersi in giro ogni volta che si pensa di essere superiori, è qualcosa che vale più di qualsiasi vittoria, più di ogni palmares…