Serata in mezzo ai ragazzini della Sampdoria. Ponte di Legno per Nicola Ravaglia che racconta di un tiro infuocato di Gabbiadini…
Nicola Ravaglia non perde mai il sorriso. E nemmeno la voglia di scherzare. Non può fare altrimenti. Se sei il terzo portiere conosci il tuo ruolo. Sai quello che ti aspetta. E anche per questo nello spogliatoio è considerato un leader alla pari di Fabio Quagliarella.
Io uomo spogliatoio? Vista l’età ed il senso del dovere cerco di dare una mano ai ragazzi dove serve di più e cerco di essere sempre positivo…
Un ruolo diverso, anche complicato mentalmente ma che Ravaglia, arrivato dalla Cremonese, ha deciso di interpretare al meglio delle sue forze:
All’interno del pacchetto portieri il ruolo del terzo portiere è sempre molto attivo ed importante all’interno della squadra
La concentrazione?
Dipende sempre dagli obiettivi, io sapevo qual era il mio ruolo, sapevo qual era il mio ruolo, più settimanale che domenicale, mi sono messo in testa che come i grandi atleti che si devono allenare per un’olimpiade anche io mi sono messo in mente che devo avere il mio ruolo per tutta la stagione ed essere a disposizione sempre
Ponte di Legno, Nicola Ravaglia è cresciuto con il mito di Peruzzi
Ponte di Legno, Sampdoria: Ravaglia e quel tiro infuocato di Gabbiadini…
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Presente al Camp Next Generation di Ponte di Legno in compagnia di Manolo Gabbiadini, Nicola Ravaglia risponde anche alle domande dei futuri campioni:
Quale è stato il tiro più potente che hai mai parato? Risposta scontata…
Un tiro di Manolo. Ad un certo punto si è infuocata la palla e ho dovuto mettere il doppio guanto, per bloccarlo…
Cosa ti ha ispirato a fare il portiere?
Mi è sempre piaciuto differenziarmi sono andato in porta per quel motivo, poi avevo già l’attitudine spericolata ed il mito di Peruzzi…
Ponte di Legno, Sampdoria: Ravaglia e quel tiro infuocato di Gabbiadini…
