Premier League, Everton dei 777 Partners penalizzato di 10 punti, ma potrebbe non essere il solo: il caso Toffees può fare scuola, rischiano Manchester City e Chelsea
La penalizzazione di 10 punti in classifica inflitta all’Everton pochi giorni fa è stato un fulmine a ciel sereno per i Toffees e la Premier League. Ma potrebbe diventare presto un precedente destinato a fare scuola. Una commissione speciale del massimo campionato inglese ha punito, con effetto immediato, la squadra di Liverpool per non aver rispettato le cosiddette PSR (Profit and Sustainability Rules), una specie di normativa interna affine al fair play finanziario.
L’Everton, che adesso sta diventando di proprietà dei 777 Partners che già possiedono il Genoa, avrebbe violato questi parametri della Premier League di circa 20 milioni. La stagione imputata è quella del 2020-2021, quando c’era anche il Covid di mezzo, ma la commissione giudicante ha attribuito il tutto a una gestione sconsiderata delle finanze del club. Il tutto, comunque, è riconducibile alla proprietà di Farhad Moshiri, non ai proprietari dei grifoni.
Da un lato l’Everton ha dichiarato, in un comunicato, di voler fare ricorso immediato contro questa decisione, definendosi “scioccato”, anche se il procedimento era in corso da tempo. Dall’altro questa sentenza potrebbe ripercuotersi su altri club della Premier League, in maniera più pesante.
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Come riporta Il Corriere dello Sport, ci sono club del massimo campionato inglese che sono sotto osservazione e potenzialmente più incriminabili dell’Everton. Per esempio Manchester City e Chelsea. I Citizens dello sceicco Mansour sono attenzionati per oltre 100 potenziali violazioni delle PSR, mentre i Blues per presunti pagamenti irregolari della gestione di Roman Abramovic. Si tratterebbe di potenziali cifre superiori, anche di molto, rispetto a quelle dei Toffees, quindi non sarebbe esclusa, in caso di condanna, la retrocessione.
Vengono tenute d’occhio anche le misure per aggirare gli attuali paletti (molto stringenti) della Premier League, come ad esempio il sopperire alle perdite non con i ricavi semplici del club (compravendita calciatori, plusvalenze, merchandising) ma con innesti di capitale dagli azionisti. Specie se con contratti di sponsorizzazioni mascherate, perché effettuate dalle società possedute dai proprietari stessi del club. Anche questo è contestato a City e Chelsea.
Per quanto riguarda l’Everton, sembra che i 777 Partners fossero a conoscenza della possibile penalizzazione della squadra (ora ultima a 4 punti), e che tutto rientrasse già nell’accordo con Moshiri. Ma dal calcio inglese potrebbero arrivare altre grane. Da settimane Leeds United, Leicester City e Burnley minacciano una causa da oltre 300 milioni di sterline al club di Liverpool per irregolarità di pagamenti passati. Se incluse anche le spese legali da sostenere per entrambi i possibili processi, sarebbe denaro in più da impiegare.