La Consob “indaga” su Merlyn Partners e Alessandro Barnaba: richiesti chiarimenti sulle azioni TIM possedute
Alessandro Barnaba e Merlyn Partners, dopo la Sampdoria, hanno provato a mettere in piedi un piano molto più ambioso. Entrare nell’operazione di vendita della rete cellulare di TIM , presnetando una proposta alternativa a quella del fondo KKR:
E’ notizia di questi giorni che la Consob, l’autorità che vigila sulle società quotate in borsa, avrebbe chiesto alcuni chiarimenti.
Secondo quanto riporta l’agenzia Radiocor, la Consob ha chiesto a Merlyn Partners SCSp e RN Capital Partners chiarimenti sulla partecipazione azionaria detenuta in Tim.
I due fondi avevano congiuntamente al 6 novembre in proprio o per delega, complessivamente 3.231.657 azioni ordinarie di Telecom Italia, pari allo 0,021% del capitale ordinario e allo 0,015% del capitale sociale. “Alla data odierna non sono intervenute modifiche rispetto a tale partecipazione”, recitava un comunicato del 12 novembre.
Il fondo Merlyn di Alessandro Barnaba aveva presentato al cda di TIM un piano alternativo rispetto alla vendita della rete in corso al fondo KKR.
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Il 3 novembre scorso Merrlyn aveva comunicato di avere più dossier titoli, per una quota del capitale inferiore al 3 per cento, spiegando che “precedentemente (quando era stata comunicata una quota dello 0,0056%, ndr), era stata data disclosure di un solo dossier titoli per dimostrare correttamente il suo essere azionista”. “Quello che stupisce – diceva il fondo nella nota – è che la società si rifiuti di ascoltare le idee degli azionisti grandi o piccoli nonostante questo sia previsto dal codice di engagement della societa’ pubblicato sul sito. Con sconcerto assistiamo alla mancanza di rispetto del mercato e della governance e ribadiamo la nostra intenzione da azionisti di presentare al mercato la nostra visione di Tim per il bene di tutti gli azionisti”.