Gianluca Pavanello (Macron) la maglia della Sampdoria é intoccabile: nessuno stravolgimento nell’immediato, ma in futuro non è escluso
Nella cornice dell’inaugurazione di SampCity, l’amministratore delegato di Macron Gianluca Pavanello esprime soddisfazione per l’accordo con la Sampdoria, ancora lungo e che è volontà rinnovare. “Abbiamo appena festeggiato i 20 anni di accordo con il Bologna – dichiara a ClubDoria46 – ci piacciono le storie lunghe”.
Ecco l’intervista realizzata dalla redazione di ClubDoria46
La sua impressione su SampCity?
Il nome è azzeccatissimo, mi complimento con il marketing della Sampdoria. E’più di un negozio, è un luogo di aggregazione, un ristorante, gli spazi per le conferenze stampa, per i tifosi, per vedere le partite, un luogo bellissimo e centralissimo e dimostra l’impegno della società nel fare cose importanti di interesse per i tifosi.
E’soddisfatto del legame tra Macron e la Sampdoria?
Con al Sampdoria ci siamo parlati per molti anni, è un club importante e iconico.Ha una storia e un presente importante. Siamo finalmente riusciti a trovare un accordo. E’iniziata questa partnership che personalmente ritengo di grande soddisfazione, c’è un bellissimo affiatamento con tutte le persone che lavorano nel club e ciò è una premessa indispensabile per cercare di sviluppare dei prodotti innovativi, belli e che vadano incontro sia ai gusti dei tifosi che a quelli dei giocatori. Il nostro impegno è quello di cercare di creare sempre prodotti tecnologicamente avanzati e di grande gusto estetico.
Pavanello (Macron): la maglia della Sampdoria è una tradizione…
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A differenza di altre squadre, è più difficile modificare la maglia più bella del mondo?
Si, è vero. Per quanto riguarda la prima maglia bisogna lavorare con grande rispetto, ma qualche piccolo dettaglio si può sempre introdurre e i dettagli fanno la differenza. Tante volte le cose belle lo diventano per l’insieme di tanti piccoli dettagli che magari si notano meno ma danno equilibrio e fanno la differenza. Ciò detto si più lavorare molto sulla maglia da trasferta e sulla terza, cosa che stiamo facendo cercando di recuperare riferimenti con la storia del club ma al contempo di portare innovazione.
Guardando all’esperienza di altre squadre secondo lei è impensabile stravolgere anche la prima maglia?
Per la Sampdoria è ancora più difficile che per altri club, noi come azienda cerchiamo di introdurre novità nel rispetto della tradizione sapendo che i tifosi sono molto affezionati. Ovvio che per le generazioni giovani c’è molta più disponibilità all’innovazione, a fare cose diverse, mentre persone più in la con gli anni sono più legate al passato. Bisogna cercare di andare incontro al gusto di tutti. Nell’immediato futuro non sono previsti stravolgimenti, posso rassicurare i tifosi (sorride ndr), poi nel medio termine chi vivrà vedrà