La lettera in ricordo di Gianluca Vialli dei giocatori della Nazionale letta da Bonucci durante la messa in Suffragio organizzata dalla Figc
In occasione della messa in Suffragio per Gianluca Vialli organizzata a Roma dalla Figc, Leonardo Bonucci si è fatto portavoce dei compagni di Nazionale con una lettera per Luca. Un ricordo dei ragazzi a cui ha dedicato gli ultimi anni della sua vita, passando dalla gioia di Wembley, alla delusione per il Mondiale mancato.
Parla a nome di tutti Bonucci, quando esordisce, ricordando la fortuna di aver incontrato Luca sul cammino:
Ciao Gianlu. Sono qui io a nome di tutti quei ragazzi dell’Europeo, e di tanti ragazzi che hanno avuto la fortuna di averti sulla propria strada. Sì, di “averti”. Perché nessuno ti ha mai solamente “incrociato”. Ti abbiamo avuto perché tu ti sei donato; hai regalato a noi la tua presenza, la tua sostanza, la tua voglia di vivere, il tuo senso di appartenenza, la tua umanità, la tua sottile ironia e il tuo carisma, nonostante stessi combattendo la partita più importante della tua vita.
Nazionale, le parole di Vialli dopo Palermo…
Nazionale, la lettera della squadra per Vialli: sarai sempre con noi
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Non contavano solo le parole, contavano i fatti. Con quelli Vialli spingeva i ragazzi a chiedere di più da loro stessi. Con la sua voglia di allenarsi, di essere al meglio nonostante i problemi:
Chi eravamo noi, per non voler andare al di là delle nostre possibilità, quando vedevamo te ogni mattina essere il primo a correre, o essere il primo ad arrivare in palestra? Chi eravamo noi per mollare anche solo di un centimetro? Quel centimetro che grazie alla tua vicinanza, al tuo sostegno, uniti a quello del mister, ci ha portato a vincere un Europeo e a battere ogni record. Poi è arrivata la delusione del Mondiale, e tu – me lo ricordo come fosse ora – al ritorno da Palermo hai nuovamente trovato le parole giuste, ci sei entrato dentro, dentro a ognuno di noi, spingendoci a non mollare.
E, infine, la promessa. La promessa di essere sempre una squadra. Una squadra, questo non lo dice Bonucci, ma è nella testa del ct Roberto Mancini, che vuole vincere ancora l’Europeo e, soprattutto, che vuole dedicare a Vialli il mondiale del 2026:
Oggi siamo qui, e anche se sappiamo che tu non vorresti vederci tristi, non possiamo non esserlo, perché il vuoto che hai lasciato è troppo grande. Faremo squadra consapevoli che tu sarai lì con noi, che non ci mollerai mai. D’altronde gli uomini come te lasciano un vuoto come presenza, ma riempiono il cuore di bellissimi ricordi. Dovunque tu sarai, il nostro abbraccio arriverà fino a lì. Ti vogliamo bene.