Si torna in campo, a fare sul serio ma il carrello blucerchiato, quello del calciomercato della Sampdoria è ancora lontano dalle casse…
Amici blucerchiati, dove eravamo rimasti?
Ah, sì! Sabiri e Audero! E poi gente che va e gente che viene, rivoluzioni in campo e dietro le scrivanie, la gara a chi dà la pedata più alta sul muro, e altro che dir non saprei.
Come dite? È cambiato poco? Uffa, sempre così. D’estate metto al minimo i motori calcistici, un po’ come quando, da bambino, mi davano da mangiare le radici bollite (un incubo), perché purificano, e così leggo, occhieggio, ma un po’ mi disintossico, e non c’è mai una stagione uguale all’altra.
Certi anni non vedo l’ora che ricominci, altre volte – come questa – è tanta l’energia mentale e psicologica dispersa che francamente vorrei riprendesse ad ottobre, come quando ero bambino, così da lasciare ancora un po’ di spazio all’estate, la mia stagione, fatta di mare e di sole, ma anche di funghi (non stavolta, troppo secco), di tennis e di bicicletta.
Sampdoria, si torna in campo con il calciomercato apertissimo…
E invece, satanassi, me la anticipano sempre un po’. Stavolta la prima gara ufficiale è addirittura prima del mio compleanno (lunedì, auguri attesi in massa), e il campionato ricomincia a Ferragosto. Tutto per poter guardare gli altri giocarsi un mondiale a novembre, in Qatar. Bleah!
E da noi? Da noi si ricomincia con un Mister che ho imparato a conoscere ed apprezzare anche quando – per assurdo – non lo condivido, ma so che se ha modo di impostare il lavoro il fatto suo lo sa, e glielo riconoscono anche i giocatori, più di tanti tifosi nasini.
Il carrello del calciomercato blucerchiato è ancora vuoto…
Ma il carrello blucerchiato è ancora lontano dalle casse…
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Con una squadra che è ancora il carrello del supermercato prima delle casse, con la moglie che qualcosa aggiunge e qualcosa leva, a seconda delle convenienze (“meglio quattro scatole di tonno da 250 g a 0,87 l’una, o tre da 500 g. a 1,59?”), con te che guardi con passività lo scaffale dei vini e delle birre.
E una società che ha ancora sulla tolda i “provvisori” di otto mesi fa, e non sai se le porte girevoli della “data room” sono frequentate da manager di continenti lontani, e lontani esattamente quanto.
Una certezza ce l’ho, e resta: la nostra gente, i tifosi blucerchiati, che in tanti stanno accorrendo ad abbonarsi e – loro sì – sono giustamente in continuità con loro stessi, nonostante questi anni complicati e destrutturanti abbiano messo a dura prova pazienza e sopportazione, causando divisioni proprie di altre sponde calcistiche.
Per i commenti tecnici avremo altri tempi, più avanti. Diciamo quando il carrello sarà vicino alle casse, e al limite ci sarà più spazio solo per le Duracell o i Pocket Coffee.