Pirlo e Sampdoria, un bilancio della stagione per come è andata fino ad oggi, e le prospettive future.
Le ultime stagioni sono state piuttosto complicate per la Sampdoria. La retrocessione in Serie B dopo undici stagioni di Serie A è stato un duro colpo per i tifosi doriani, ma non è stata una sorpresa data la situazione in cui versava la società gestita da Massimo Ferrero, alle prese con problemi giudiziari e economici.
Il cambio di proprietà è stato un altro passaggio fondamentale e rappresenta sempre una variabile importante nella gestione del club. Quando arriva un nuovo presidente cambia tutto e si avvia un nuovo progetto: così è stato per la Samp che ha iniziato un nuovo ciclo, ripartendo dal campionato cadetto, al quale ha potuto iscriversi grazie proprio all’intervento del nuovo presidente Matteo Manfredi, insieme al socio Andrea Radrizzani, grazie alla ristrutturazione del debito e alla successiva ricapitalizzazione.
Il progetto di Manfredi ha come oiettivo la riconquista della Serie A nel minor tempo possibile e per questo per guidare il club in B è stato scelto un allenatore che vanta esperienze importanti come Andrea Pirlo, che ha già conquistato una Coppa Italia e una Supercoppa italiana con la Juventus. Ma soprattutto un allenatore che ha voglia di ripartire dopo una fase della sua carriera in chiaroscuro. Finora sembra essersi rivelata la scelta giusta, visti i risultati e anche il favore dei pronostici dei più prestigiosi siti di scommesse sportive.
L’arrivo di Pirlo alla Samp
La Sampdoria di Pirlo: un bilancio della stagione fino ad oggi
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Dopo aver risolto il contratto con il Fatih Karagümrük, club che gioca nella prima divisione turca, Pirlo ha firmato a giugno 2023 con la Sampdoria un contratto fino al 2025. Tra i papabili alla panchina blucerchiata c’era anche Fabio Grosso, che però ha rifiutato il ruolo. Come detto, l’obiettivo che è stato chiesto al tecnico è quello di riportare il club in Serie A nel minor tempo possibile, idealmente nel corso di una sola stagione. Il lignaggio della Samp è troppo alto per stare in Serie B e soprattutto per starci a lungo.
Andrea Pirlo ha accetto la sfida ed è pronto a ripartire insieme alla Sampdoria. Ripartire perché nelle ultime stagioni i risultati ottenuti come allenatore non sono entusiasmanti. D’altronde la carriera di Pirlo come allenatore è partita già dal top, cioè dalla Juventus sulla cui panchina è stato chiamato in sostituzione di Sarri, venendo direttamente dall’Under-23.
Un percorso a tappe bruciate che però ha avuto qualche intoppo. Alla fine della stagione con la Juve il risultato sono stati due trofei e una qualificazione alla Champions – non male – ma il problema è che Pirlo non ha dato l’impressione di essere il vero regista del gioco bianconero.
La carriera in salita, ma con un vantaggio
Per molti a Pirlo manca la gavetta, cioè l’essere partito dal basso. Per questo, dopo la Juventus, non sono arrivate proposte importanti e Pirlo ha scelto di andare in Turchia, dove con il Fatih Karagümrük ha occupato posizioni di metà classifica. Al di là dei risultati, potrebbe essere stata la scelta giusta proprio per recuperare quel bagaglio di esperienza che manca nel suo pedigree da allenatore.
Un vantaggio di Pirlo è invece rappresentato dal suo ruolo da calciatore, cioè centrocampista. E che centrocampista. Soprannominato “Il metronomo”, è considerato uno dei migliori registi nella storia del calcio mondiale e proprio questa sua qualità potrebbe fare la differenza in panchina. Di fatto, un centrocampista è abitato ad impostare il gioco in campo e quindi ha già l’atteggiamento mentale giusto per un allenatore. Tra i migliori allenatori di questa epoca ci sono proprio degli ex centrocampisti, tra i quali Pep Guardiola e Carlo Ancelotti.
La stagione di Pirlo in Serie B
L’avventura di Pirlo non era facile sulla carta. Giocare in cadetteria per chi è abituato al vertice del calcio mondiale può essere più difficile del previsto. Altri problemi sono arrivati invece dai tanti giocatori che si sono infortunati nel corso della stagione. Tra questi due hanno segnato particolarmente il lavoro del tecnico: Fabio Borini, cioè l’acquisto più importante nella campagna di calciomercato estiva della nuova proprietà, e Estanis Pedrola, giovane attaccante in prestito dal Barcellona che si è affermato come la rivelazione della Serie B.
Ma l’infermeria blucerchiata è stata purtroppo piena di giocatori, dal momento che sono stati costretti allo stop anche Leonardo Benedetti, Ronaldo Vieira, Nicola Murru, Sebastiano Esposito e Patjim Kasami.
Nonostante le difficoltà, la Sampdoria di Andrea Pirlo occupa la part alta della classifica, con un ciclo di vittorie tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera che hanno fatto bene anche al morale.
L’obiettivo a questo punto della stagione è quello della promozione in A, dopo aver già raggiunto i playoff. Ovviamente Pirlo in questo caso scaccerebbe le critiche in un sol colpo e sarebbe pronto a tornare in Serie A con onore e merito. Se non dovesse arrivare la promozione già quest’anno ci potrà provare l’anno prossimo, dal momento che il progetto alla Samp è di lungo periodo.
In ogni caso, il percorso di Pirlo alla Sampdoria è appena iniziato e i risultati fanno ben sperare per il nuovo corso del club.