Il derby tra Sampdoria e Genoa sta per tornare in un clima teso, il sindaco di Genova Bucci prova a distendere gli animi e fa un appello a evitare disordini
Il derby di Genova deve essere una festa. L’appello si è alzato forte negli ultimi giorni da parte di tanti protagonisti, sia della Sampdoria sia del Genoa, ma anche personaggi istituzionali che rappresentano, alla pari della rivalità della Lanterna, i cittadini del capoluogo ligure. Ha preso infatti la parola il sindaco Marco Bucci, che ha ricevuto a Palazzo Tursi i due allenatori Andrea Sottil e Alberto Gilardino, per un’iniziativa in sostegno dell’ospedale pediatrico “Gaslini” che si baserà proprio sulla sfida di Coppa Italia.
Sampdoria e Genoa, infatti, metteranno all’asta le maglie dei 22 giocatori che scenderanno in campo nel derby e il ricavato andrà proprio all’istituto ospedaliero di Genova. Nell’occasione della presentazione di un’iniziativa così benefica, in cui le due società partecipano equamente, il sindaco di Genova ha voluto approfittare del momento per lanciare un appello a ristabilire il clima di festa e sana rivalità che ha sempre contraddistinto il derby della Lanterna:
Le partite tra le due squadre genovesi sono molto belle, restano un bel segnale per la nostra città, che vuole vedere eventi sportivi come questo. In genere è sempre una cosa bella e noi vogliamo che sia così. Il mio appello quindi va a qualcuno che magari vuole approfittarne per fare cose scorrette. Ecco, non fatelo, perché il derby è una festa e la città vuole poter andare allo stadio con famiglie e bambini
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Bucci vorrebbe che la stracittadina di Coppa Italia diventasse un esempio del modo corretto di vivere il calcio e lo sport a Genova. Evitando quindi gli episodi tesi che si sono susseguiti dal 5 maggio scorso a pochi giorni fa. Anche perché il primo cittadino punta sui valori umani di gioia ed educazione persino per la ristrutturazione dello stadio Luigi Ferraris, la casa che ospiterà, come sempre, il derby più caloroso d’Italia:
Stiamo lavorando alla ristrutturazione dello stadio perché sia un luogo dove passare anche il tempo libero, in gioia e tifo ma sempre nei livelli di educazione. Abbiamo bisogno che non ci siano problemi e che sia una festa per tutta la città