Dopo l’omaggio del 5 maggio scorso, il Luigi Ferraris saluta un’ultima volta Eriksson prima di Sampdoria-Bari
Un saluto e un ringraziamento per sempre. La Sampdoria ha salutato Sven-Goran Eriksson nel suo stadio, in quel Luigi Ferraris che è stato e sarà casa sua in eterno. Lo ha fatto alcuni giorni dopo la sua scomparsa, avvenuta il 26 agosto scorso, a causa di un tumore incurabile al pancreas. Già a Salerno, nel turno infrasettimanale, dal settore ospiti blucerchiato era apparso uno striscione di saluto.
Ma per la Sampdoria e per i suoi tifosi non è bastato. Eriksson andava salutato a Genova, dove ha allenato per 5 anni, dal 1992 al 1997, vincendo l’ultimo trofeo che il club blucerchiato ha portato a casa nella sua storia, la Coppa Italia del 1994. In quello stadio dove era già tornato lo scorso 5 maggio, con la passerella formata dai suoi ex giocatori e l’ovazione di tutto il Ferraris, è andato in scena un omaggio per lui prima della partita col Bari.
Sampdoria, il commiato dello stadio a Eriksson: “Ciao e grazie mister Sven”

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Un gruppo di bambini è partito dal tunnel degli spogliatoi reggendo uno striscione che recitava “Ciao e grazie mister Sven“, che hanno portato anche sotto La Sud e davanti alla tribuna. Dalla gradinata blucerchiata si è alzato il coro “La la la la Sven-Goran Eriksson“, a suggellare il momento tutto per lui, per l’ex allenatore che ha lasciato un segno indelebile nel mondo del calcio. Dalla passerella di quasi 4 mesi fa all’abbraccio di oggi, la Sampdoria e i suoi tifosi hanno salutato ancora una volta, commossi e grati, una loro leggenda.