Da qualche tempo a questa parte c’è una cosa, oltre alla città e allo stadio, che accomuna Sampdoria e Genoa: la contestazione durissima delle due Gradinate verso i rispettivi presidenti. Massimo Ferrero ed Enrico Preziosi sono, per motivi differenti, al centro delle critiche più aspre da parte delle due tifoserie. Quella blucerchiata è stanca dei siparietti del presidente romano e della cattiva gestione economica del club, mentre quella rossoblù, con la squadra terz’ultima in classifica, accusa Preziosi per la scarsa presenza allo stadio e ne discute continuamente l’operato sul mercato.
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Da un comunicato all’altro, da uno striscione a una scritta sul muro in giro per la città. Ora tocca agli altri. Un comunicato duro e deciso dei tifosi dell’altra sponda del Bisagno che, provati da una classifica preoccupante, accusano Preziosi di non mettere la faccia in questa stagione disastrosa (Preziosi manca da Marassi dal 26 agosto 2018). “Perché non ci mette la faccia il signor Preziosi? Perché non occupa la domenica il posto che le compete? Perché non ammira dal vivo il suo capolavoro?”. Queste alcune delle domande poste dal tifo organizzato che, certamente, dopo la salvezza ottenuta all’ultimo respiro l’anno scorso, aveva ben altre aspettative per quest’anno. Sempre nel comunicato si legge che sabato inizierà la “vera” contestazione “Perché in questi anni siamo stati troppo teneri con lei”.
Vanno avanti da tempo anche le contestazioni in casa blucerchiata. I tifosi, come dimostra anche la lettera del 16 ottobre indirizzata a Garrone, sono stanchi delle uscite pubbliche di Ferrero e, soprattutto, di una situazione economica certamente non florida dimostrata anche dalle difficoltà di fare mercato. Nella lettera il presidente viene accusato ancora una volta di aver gettato fango sul mondo blucerchiato e di aver dimostrato tutta la sua inesperienza nel mondo del calcio. La piccola risalita dalla zona retrocessione non cambia, di certo, un rapporto, mai del tutto decollato. Il quale negli ultimi tempi si è compromesso in maniera definitiva.
Preziosi e Ferrero, dunque. Due presidenti rivali, ma accomunati da un destino che li vede mal visti dai propri tifosi. La sensazione, soprattutto sponda rossoblù, è che neanche una salvezza potrebbe cambiare l’astio delle due tifoserie. Unite, come non mai, in una lotta contro la propria presidenza.