A poco più di un anno dalla diagnosi di miocardite, l’ex Sampdoria Pedro Obiang è tornato sul campo con la maglia del Sassuolo
Pedro Obiang è tornato a giocare. L’ex giocatore della Sampdoria e attuale centrocampista del Sassuolo è finalmente guarito dalla miocardite che gli era stata diagnosticata lo scorso 5 luglio 2021. E ora è pronto per iniziare la sua quarta stagione in neroverde.
A La Gazzetta dello Sport il classe 1992 racconta come ha vissuto la malattia che lo ha tenuto lontano dei campi per un’intera stagione:
Non sono mai stato in pericolo di vita, ma ho avuto la possibilità di chiedermi cosa fosse davvero, la vita. Prima pensavo fosse racchiusa nel calcio. E all’improvviso era come se mi avessero tolto tutto. In realtà il vero “tutto” l’ho trovato fuori dal campo, giorno dopo giorno, in mezzo a momenti di sofferenza e di tristezza.
Il 5 luglio la diagnosi di miocardite, coni tempi di guarigione di almeno sei mesi:
Difficile capire le cause, prima ho avuto una broncopolmonite. Ero vaccinato, ma probabilmente avevo anche avuto il Covid in forma asintomatica. Mi hanno detto che per guarire sarebbero serviti sei mesi, All’inizio Ho pensato che sarei rientrato prima. Non avendo sintomi, non avvertivo la gravità del problema. Me ne accorsi in ospedale. Mi attaccarono la macchinetta per i battiti del cuore: bastava che mi alzassi in piedi, le pulsazioni salivano tantissimo e la macchinetta trasmetteva quel rumore.
Ex Sampdoria, Obiang e la guarigione dalla miocardite. Il tragico racconto
LEGGI ANCHE Cessione Sampdoria, Bonetti e Di Silvio sono ancora in corsa…
Obiang non nasconde di aver avuto paura di smettere con il calcio dopo i sei mesi, quando la guarigione non era ancora completata:
Il tempo passava e io mi scoraggiavo. Sono rimasto in ospedale 14 giorni e già al quarto avevo chiesto ad Alessia di portarmi gli elastici e altri strumenti per mantenere il tono muscolare. Dopo il terzo mese ho cominciato a fare i test di controllo. Il primo andò bene, il secondo meno. Al sesto mese ero convinto di essere guarito. Ma non era così e cominciai a pensare al ritiro. I medici mi dicevano che c’era di mezzo la mia vita.
Poi la guarigione e i nuovi obiettivi con il Sassuolo di Alessio Dionisi:
Adesso sul campo posso fare tutto, cerco di non esagerare per evitare i problemi classici dopo una lunga inattività. E al polso porto un orologio che mi consente di controllare i battiti. Obiettivi? Penso solo a giocare e divertirmi. Ho una seconda possibilità e non è cosa da poco. Il Sassuolo mi ha sostenuto e aspettato e io mi auguro di essere una risorsa portando esperienza e sfruttando la mia fisicità. Il “vecchio” Pedro può essere utile.