Sampdoria, altro stop a Bogliasco: Nicola Ravaglia costretto a lavorare a parte, un solo giorno per recuperare prima del Sudtirol
La Sampdoria perde pezzi. Lo fa da inizio stagione praticamente, costringendo Andrea Pirlo a cambiare strategie, rivoltare la formazione, rivedere di qua e di là. L’ultimo stop è quello di Nicola Ravaglia, il secondo portiere, l’uomo spogliatoio. Per intenderci, quello che in panchina è sempre in piedi, accanto al tecnico, per dare consigli ai compagni.
Nell’ultimo allenamento a Bogliasco, il penultimo prima della sfida contro il Sudtirol, anche Ravaglia ha dovuto lavorare a parte. Problemi di sciatalgia per lui, infiammazione del nervo sciatico, bruttissima per un portiere. E un solo giorno per poter recuperare, perché la rifinitura è fissata venerdì mattina, prima della partenza in direzione Bolzano. Troppo poco probabilmente.
Contro l’Ascoli ha giocato lui titolare, poi per il Cosenza Pirlo ha promosso nuovamente Filip Stankovic, che, a questo punto, è sicuro del posto anche contro il Sudtirol.
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Dopo quella dei difensori, si assottiglia anche la lista dei portieri disponibili per Pirlo. Contro il Cosenza i convocati tra i pali erano solo il serbo classe 2002 e Ravaglia. Che questa volta potrebbe non esserci. Uno come lui servirebbe portarlo anche solo come supporto morale ai compagni, da tenere in panchina anche se indisponibile. Decisione che spetterà all’allenatore della Sampdoria.
Ma sta di fatto che difficilmente si potrà contare sulla sua arruolabilità in campo, qualora Stankovic non dovesse farcela. Pirlo potrebbe ricorrere a Elia Tantalocchi, classe 2004 della Primavera, che gioca domenica contro il Milan e quindi potrebbe prestare il suo estremo difensore. In assenza di un terzo portiere totalmente aggregato alla squadra, è lui il prescelto. Soprattutto dopo l’infiammazione subita da Ravaglia. Uno stop che non ci voleva per la Sampdoria, l’ennesimo di una stagione travagliata dal punto di vista dell’infermeria.