Crisi Sampdoria, le soluzioni per il pagamento degli stipendi: possibile un nuovo prestito dalle banche o un’erosione del paracadute per la Serie B
La situazione interna della Sampdoria è sempre più problematica. Tra le contestazione dei tifosi, la pessima classifica e le scadenze, l’ambiente blucerchiato non riesce a trovare serenità. E, fuori dal campo, sono proprio le scadenze degli stipendi a preoccupare maggiormente il Consiglio d’Amministrazione.
Il 16 febbraio bisogna saldare 10 milioni per le mensilità di ottobre, novembre e dicembre. Soldi che la Sampdoria, con la mancata ricapitalizzazione, non ha e, pertanto, le strade diventano due, come confermato dall’edizione genovese di Repubblica. Strade che portano, comunque, a soluzioni temporanee.
Crisi Sampdoria, il paracadute per gli stipendi?

Crisi Sampdoria, pagamento stipendi: le due strade del Cda
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La prima è quella di ottenere un altro prestito dai principali creditori, ovverosia Banca Sistema e Macquarie. Senza un concreto aiuto dalle cessioni sul mercato – solo Sabiri e Torregrossa hanno portato tre milioni – il prestito sembra la soluzione più percorribile. Anche se andrebbe ad aumentare l’esposizione del club con le banche, già piuttosto alta.
L’alternativa al prestito porta al paracadute per la Serie B. La Lega prevede, infatti, un “salvagente” per le squadre che retrocedono e quello della Sampdoria sarebbe già stato eroso in piccola parte. La capienza è sufficiente, ma il rischio è che si andrebbe ad attingere a “una delle ultime risorse certe” come riporta l’edizione genovese di Repubblica. L’utilizzo del paracadute, poi, è condizionato all’iscrizione al prossimo campionato.



