Marco Ferrari, presidente del consorzio che rilanciò il Parma nel 2015, ha analizzato le analogie con l’attuale situazione della Sampdoria
La situazione della Sampdoria ricorda, per molti aspetti, quella del Parma del 2015. I ducali finirono in Serie D dopo il caos della gestione Ghirardi e il passaggio, mai del tutto chiarito, a Manenti. La speranza, ovviamente, è che i blucerchiati non facciano la stessa fine.
A parlare delle similitudini tra le due situazioni, al Secolo XIX, è stato Marco Ferrari, presidente di Nuovo Inizio, società che ha riunito alcuni dei principali imprenditori parmigiani nel rilancio del Parma dopo il 2015. Ferrari analizza subito la prima delle tre similitudini con la Sampdoria:
La prima, la situazione dei conti. La Samp ha una situazione debitoria lorda di circa 170 milioni ed è attesa da una stagione di B con ricavi poco significativi. Salvare oggi la Samp in B è più un atto di fede che imprenditoriale. Mi ricorda un pochino la nostra situazione.
Il Parma era fallito a marzo 2015, e per un paio di mesi c’era la forte volontà supportata dalle istituzioni calcistiche del famoso salvataggio in B, rilevando il titolo sportivo, con l’abbattimento del debito. Ci sono stati tentativi, sembrava che fondi o imprenditori fossero dietro l’angolo, poi ci siamo svegliati un giorno con le aste deserte e la società fallita. Mi auguro che non sia così per la Samp. Leggo che qualcuno sta lavorando per trovare soluzioni.
Crisi Sampdoria, Ferrari: media e istituzioni silenziose come col Parma
Crisi Sampdoria, Marco Ferrari: le tre analogie con il Parma del 2015
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Ci fu, anche in quel caso, un atteggiamento dei media e delle istituzioni con poco interesse. Allora – afferma Ferrari – l’obiettivo era finire il campionato a 20 squadre. Con il Parma che fallì a marzo ma che, già da prima, aveva problemi:
La preoccupazione di tutti sia stata innanzitutto finire il campionato a 20 squadre, evitando strascichi legali con i detentori dei diritti tv. Fu così anche a Parma, mesi di sordina. Noi fallimmo a marzo 2015, ma i problemi li avevamo da prima. E anche la Samp non si trova in questa situazione da oggi.
E, infine, la terza similitudine riguarda le tifoserie. Molto civili. Con la Gradinata Sud sempre a sostegno della squadra e che, solo con il Torino, ha manifestato in modo chiaro e netto il suo dissenso con il lancio di fumogeni:
Le tifoserie. Sono molto simili, civili, hanno sopportato per tanto tempo cose molto brutte. Le istituzioni hanno rimproverato l’episodio dei fumogeni con il Torino, restando in silenzio sulle motivazioni. Fa un po’ sorridere.