Urbano Cairo ha aperto alla cessione del Torino: c’è l’ipotesi RedBull, ma attenzione alle voci sull’Arabia Saudita
Urbano Cairo ha aperto alla cessione del Torino. Il presidente e proprietario della squadra granata non ha escluso la possibilità di vendere la società, facendo una dichiarazione in controtendenza con quanto affermato negli ultimi mesi:
Io non voglio rimanere a vita al Torino, ma nel momento in cui prenderò in considerazione la possibilità di andarmene vorrei lasciarlo a qualcuno più ricco e più bravo di me che metta sul mercato quei 20-30 milioni che io non ho per fare il salto di qualità. Non voglio indebitarmi. Quindi lo ribadisco: non intendo rimanere a tutti i costi, i ventenni finiscono.
Un’apertura netta da parte di chi ha rilevato il Torino nel 2005 ed è nel corso del suo ventesimo campionato. L’inizio in Serie B, poi la Serie A, la retrocessione nel 2009 e la nuova promozione nel 2012. Poi sempre in A, con l’apice dell’ottavo di Europa League giocato nel 2015. Tanti, tantissimi bassi e pochi alti, accompagnati da tantissime contestazioni, l’ultima in occasione di Torino-Monza, con la Maratona che, per protesta, è entrata dopo il fischio di inizio.
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Ma a chi può vendere il Torino? Inizialmente si parlava della RedBull, accompagnata, come scrive Tuttosport, quasi da subito dalle ipotesi che portano ai fondi americani. Attenzione, però, agli Arabi. Sarebbero stati loro a far vacillare Cairo che, con La7, ha anche i diritti tv del calcio saudita.
La valutazione? Il Torino costa tra i 130 e i 170 milioni e Cairo valuterà con attenzione eventuali offerte, anche di compartecipazione, come fatto da RedBull con il Paris FC.