Cessione Sampdoria, Stefano Rissetto sul sito di Primocanale esprime tutti i suoi dubbi sul trust messo in piedi da Massimo Ferrero…
“A due anni e nove mesi dall’ingabbiamento della UCS46 nel trust, a dieci mesi dall’arresto per seri reati di presidente e alcuni consiglieri di amministrazione, siamo fermi. Chissà ancora per quanto”. Comincia così Stefano Rissetto sul sito di Primocanale. Inizia analizzando la difficile situazione in cui oggi sta ancora vivendo la Sampdoria di Massimo Ferrero. Perché il proprietario, piaccia o no, è ancora lui…
“La situazione economica si ripercuote sulla squadra, infatti indebolita in estate dalla cessione di tutti gli elementi vendibili tranne due, Sabiri e Colley, e sul secondo il tecnico ha posto il veto”. Per il giornalista di Primocanale, Stefano Rissetto sono state tutte cessioni “emergenziali”, per cercare di salvare il salvabile.
(…) Ecco, appunto. Perché, dopo tutto il tempo citato in apertura, siamo ancora di proprietà di chi ci ha portato a questi punti?
Ci sono tre ipotesi.
1) chi vuole comprare non è in grado di farlo; oppure lo sarebbe eccome, ma se ne va dopo aver capito che comprare sarebbe un rischio, o addirittura inutile (vedi punto 3).
2) chi dovrebbe vendere non vuole farlo.
3) il bene, così com’è, non è vendibile.Sul punto (1) avevo già sollevato parecchi dubbi sullo spessore di almeno una proposta, pensavo di aver aiutato molti ad aprire gli occhi e invece mi sono visto lapidato. Vabbe’.
Punto (2): prima c’era la guerra, poi i presunti acquirenti aspettavano di capire se la squadra si sarebbe salvata oppure no, ora il discrimine sarebbero i risultati delle prime giornate (di un calendario terrificante). Insomma, ce n’è sempre una.
Punto (3). Io non so bene cosa ci sia dentro i conti della società. So però – per esempio – che ci sono molti milioni di crediti verso società in difficoltà dello stesso gruppo. Crediti quindi a rischio. Conosco dalle cronache (e dalle intercettazioni dei pm di Paola) alcuni aspetti del modus operandi del padrone del vapore. Tutti dati che autorizzano almeno a sospendere il giudizio su cosa ci sia dentro. Sperando che sia tutto in ordine. Ma vedere il gruppo CR che rallenta, tre anni dopo il “no grazie” di Dinan Vialli e Knaster che erano pure stati sollecitati dalla controparte a “dare esecuzione agli accordi”, insomma a comprare, non è un bel segnale. Non è insomma rassicurante che chi più si avvicina alla realtà delle cose più finisce per allontanarsi.
Cessione Sampdoria, il trust un sistema demoniaco…
Cessione Sampdoria, Rissetto: il trust è un sistema demoniaco…
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Infine c’è un dettaglio che Stefano Rissetto ci tiene a sottolineare ancora una volta sul sito della prima emittente televisiva genovese e riguarda la costituzione del trust, che ha “ingabbiato dentro la UCS46”. Un meccanismo che definisce “lecito ma demoniaco, per rinviare all’infinito o quasi (fidando nei tempi estenuanti della giustizia civile italiana, non a caso indicati dalla UE come materia prioritaria di riforma nel quadro del PNRR) la resa dei conti”.
(…) Se la UCS46 non fosse stata ingabbiata nel trust, messa com’è oggi nei conti, sarebbe potuta passare di mano come sempre accaduto nella sua storia tranne che nel giugno 2014: cioè grazie a un cireneo che come otto anni fa la prendeva gratis dal predecessore, ma ereditava anche i debiti cui il predecessore non era più in grado di far fronte.
(…) Ma il trust dice che chi volesse subentrare non deve solo farsi carico di una montagna di debiti della società, ma anche di parte di quelli di chi così l’ha ridotta. Ecco a cosa serviva il trust e che brutto averlo capito subito e in pochi…