Cessione Sampdoria, lo sceicco Al Thani non si tira indietro. Vuole acquistare il club blucerchiato ma quanto può aspettare ancora Vidal?
Per Renzo Parodi lo sceicco Faleh Al Thani non è sparito. Esiste e sta provando realmente ad acquistare la Sampdoria. E la cessione allo sceicco oggi per lui è l’unica exit strategy per non scomparire. Così sul proprio profilo pubblico di Facebook. Ma a che punto siamo della trattativa? Verrebbe da dire sempre allo stesso punto…
La banca Rotschild (sede di Ginevra) dovrà inoltrare una comunicazione ufficiale al trustee Vidal, per conto dello sceicco Faleh Al Thani. Nella PEC la banca assumerà impegni vincolanti per complessivi 120 milioni (occorre garantire le banche creditrici della Sampdoria, nonché i fornitori) anche in ordine al versamento dei 40 milioni necessari a a consentire la cessione del club.
Che fine hanno fatto Banca Intesa e Unicredit? Secondo Renzo Parodi:
Non si sono rivelate abbastanza solerti in proposito e quindi si è virato su Rotschild. Quanto tempo occorrerà per risolvere anche questa pratica? Non ne ho idea…
Vidal quanto può ancora aspettare?
Vidal non è disposto ad attendere in eterno la formalizzazione del versamento dei quattrini sul conto escrow presso Banca Bper in Lussemburgo custodito da Francesco Paolo Console. Una decina di giorni al massimo. Poi si rivolgerà altrove. Dove? Le favoleggiate cordate e i fondi Usa semplicemente allo stato non esistono, difatti Vidal le ha smentite.
A meno che non si voglia prendere sul serio alcune telefonate esplorative fatte a Vidal su questi toni, “Avete già concluso la cessione della Sampdoria? Eventualmente noi saremmo interessati a trattare…” Stop. Se andasse a monte l’affare con lo sceicco (che da parte sua è più che mai deciso a prendersi la Sampdoria) si dovrebbe ricominciare tutto daccapo. Con quali prospettive?
Cessione Sampdoria, Al Thani vorrebbe garanzie sui concordati e Vidal assicura che…
Cessione Sampdoria, Parodi: Al Thani non si tira indietro. Ma quanto può aspettare Vidal?
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Posto che qualche kamikaze si facesse effettivamente avanti (servono impegni precisi ben oltre i cento milioni di euro, solo per tenere a galla la barca), passerebbero mesi prima di veder formalizzata una offerta vincolante, l’autonomia finanziaria in mano a questo cda termina con la fine del 2022 e da lì in poi si aprono territori incogniti.
Nell’attesa di nuovi improbabilissimi acquirenti, nel frattempo anche la Sampdoria società andrebbe a fondo, assieme alla squadra. E si aprirebbe la strada del fallimento. Libri in tribunale e forse, dico forse, si potrebbe sperare in qualcuno disposto a rilevare la Sampdoria dal giudice fallimentare prima della dichiarazione di fallimento.
Per pochi soldi, ma accollandosi per intero tutti i debiti che veleggiano ben oltre i cento milioni di euro e una gestione forzatamente in perdita. Esiste questo qualcuno? All’interno del cda c’è qualcuno che ci crede.
Edoardo Garrone si era impegnato a sventare nel caso il fallimento della società. Da solo non sarebbe in grado di affrontare la sfida. Dovrebbe essere la famiglia a supportarlo nel poderoso sforzo finanziario. I responsabili primi e veri dello sfacelo dovrebbero trasformarsi nei salvatori della patria blucerchiata. Sarebbe una mossa sacrosanta ma anche troppo bella per farci affidamento.
Cessione Sampdoria, le richiesta di Al Thani, la risposta di Vidal
Vidal continua a ripetere che le vicende del concordato Eleven Finance non hanno alcuna attinenza con la trattativa per il passaggio di proprietà della Sampdoria. Nessuna conseguenza ci sarà quindi dalla riformulazione della proposta di concordato che proprio oggi il trustee Vidal si appresta a comunicare ai creditori di Ef, i principali sono la finanziaria Hoist, con l’Erario italiano.
La proposta sarà vagliata dai creditori e non sarà necessariamente migliorativa, la tempesta del Covid e la guerra in Ucraina hanno terremotato le economie mondiali e costringono a rivedere i parametri di indennizzo.
Vidal conferma l’indipendenza delle due partite e tuttavia lo staff dell’avvocato Mangeat esige di ricevere tutte le garanzie a manleva per lo sceicco, compresa ovviamente la salvaguardia da ogni eventuale azione revocatoria nei suoi confronti. Come se ne esce, allora? È materia per gli avvocati delle parti. Non c’è altro da fare se non attendere. Incrociando tutte le dita. Anche quelle dei piedi.