Cessione Sampdoria, l’offerta di Alessandro Barnaba c’è, ma le banche frenano: lo scoglio è dato dalla restituzione del debito verso gli istituti
Alessandro Barnaba ha messo sul piatto 90 milioni per salvare la Sampdoria. La sua offerta – la quinta da dicembre – si sta però scontrando con il parere delle banche. Il finanziere romano, in ogni suo passaggio, non è ancora riuscito a risolvere il problema della rimodulazione del debito con i principali istituti creditori.
Banca Sistema, Progetto e Macquarie stanno facendo muro sulla quota di finanziamenti – circa 55 milioni – assistiti da garanzia Sace, come riporta Il Secolo XIX. Questi sono da rimborsare entro 8 anni dalla concessione e l’idea di Barnaba sarebbe quella di stralciarli al 50%: cosa che non trova d’accordo gli istituti di credito.
Cessione Sampdoria, il muro delle banche
Cessione Sampdoria, le banche frenano Barnaba: ecco perché
LEGGI ANCHE Cessione Sampdoria, la quinta offerta di Barnaba: pronti 90 milioni
L’invito, dunque, al finanziere, è di riformulare l’offerta, ma i tempi stringono. Barnaba sarebbe disposto a mettere subito 35 milioni per l’aumento di capitale e altri 55 per i debiti, che corrisponderebbero, per il finanziere, alla cifra finale omologata dal Tribunale in merito alla manovra di ristrutturazione del debito portata avanti dal Cda.
Le banche frenano, ma il tempo ormai è poco. Servirà, dunque, una sesta offerta da presentare entro pochi giorni per arrivare in tempo per le assemblee degli azionisti, previste il 26 e il 29 maggio. Con Barnaba che vorrebbe riuscire a impattare sul pagamento degli stipendi dei calciatori, da saldare entro il 30 maggio.