Cessione Sampdoria, Lanna spiega la crisi e “difende” Ferrero. L’intervento in Consiglio di Amministrazione
Torniamo al 29 maggio 2023. ClubDoria46 è in grado di ricostruire, grazie ad alcuni documenti esclusivi, quello che è successo nei fatidici giorni di fine maggio.
Il CdA in quei giorni è in riunione perenne, “schiacciato” tra l’assemblea soci aperta ma rinviata al giorno successivo e il tavolo negoziale con gli investitori Radrizzani-Manfredi da un lato e Massimo Ferrero dall’altro.
Il 29 sera il CdA è chiamato ad approvare le tappe fondamentali per la cessione: approvare il piano da presentare per accedere allo strumento di regolazione della crisi di impresa e soprattuto ratificare l’offerta vincolate ricevuta solo qualche giorno fa da Radrizzani e Manfredi.
Marco Lanna introduce la riunione ricapitolando le tappe di avvicinamento e come ci si è trovati nella situazione di crisi irreversibie.
La cosa interessante è che non viene mai menzionato Massimo Ferrero, ne vengono in rilievo precise responsabilità ascrivibili al socio di maggioranza che aveva presieduto il CdA fino a dicembre 2021.
I primi imputati sono infatti il Covid-19 ( che ha ridotto drasticamente i ricavi, compresi quelli da player trading) e la mancata finalizzazione di offerte di acquisto, che hanno però influito sulle scelte societarie. In che modo? Beh, sacrificando sull’altare della continuità aziendale e quindi del mero mantenimento della categoria, ogni investimento non necessario.
Cessione Sampdoria, Lanna spiega la crisi e “difende” Ferrero. L’intervento in CdA
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In particolare, quanto alle cause della crisi, il Presidente rammenta che nell’ultimo biennio molteplici fattori (in buona parte, estranei alla sfera di controllo di UCS) hanno causato l’attuale situazione di tensione finanziaria della Società fra i quali:
-la pandemia da Covid-19, che, a partire dal 2020, ha rappresentato (e rappresenta) per il settore sportivo, e per il calcio, un evento rilevante con impatti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Società con conseguenze principalmente sui ricavi da sponsorizzazione, ricavi da biglietteria ed una generale diminuzione del volume e del valore della attività di c.d. player trading. Il settore del calcio ha continuato, anche negli esercizi 2021 e 2022, ad essere influenzato dal perdurare delle negative conseguenze dovute agli effetti, diretti e indiretti, della pandemia – in termini di riduzione delle attività di player trading, dei ricavi commerciali e di biglietteria -, che hanno naturalmente ulteriormente impattato la situazione finanziaria della Società, che ha subito una riduzione dei ricavi pari a circa Euro 40 milioni rispetto al quinquennio precedente; ciò ha imposto una gestione conservativa della Società, le cui le linee strategiche e operative – pur nella necessità di mantenere la competitività sportiva e l’iscrizione del club al campionato di Serie A, in funzione di tutelare la continuità aziendale – sono state volte principalmente alla minimizzazione degli investimenti relativi all’acquisizione dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive di calciatori e al contenimento del monte ingaggi
-i molteplici tentativi di vendita della Società (i quali non hanno avuto seguito immediato) gestiti dal Trust Rosan S.r.l. (il “Trust”), costituito nel 2020 con lo scopo di alienare il club e che agisce mediante il trustee Trust Service S.r.l., in persona del Dott. Gianluca Vidal (il “Trustee”); in particolare, il Trust all’inizio del 2022 ha dato impulso al processo di vendita, anche a seguito della nomina di un primario advisor come Banca Lazard e la pendenza delle trattative ha condizionato sensibilmente le vicende della Società e ha altresì comportato l’adozione di un regime operativo prettamente conservativo e ispirato alla preservazione del valore aziendale (i.e. il mantenimento della categoria e l’iscrizione al campionato);
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Continua la disamina del Presidente Marco Lanna, affrontando il tema delle cresenti esigenze finanziarie che hanno portato ad attingere a piene mani dalle anticipazioni finanziarie, mettendo a garanzia i crediti per i diritti TV e per le operazioni di calcio mercato.
E poi non poteva mancare un riferimento, per quanto non esplicito, all’arresto di Massimo Ferrero e alle indagini della Procura di Paola, che hanno ovviamente inciso come ulteriore fattore in una situazione già compromessa.
– le esigenze finanziarie della Società cicliche e/o legate alla riduzione dei ricavi, che hanno imposto il ricorso, anche nell’ esercizio chiuso al 31 dicembre 2022, ad anticipazioni finanziarie – costituite dalla cessione di crediti per diritti audiovisivi e dei crediti derivanti dalle operazioni di calciomercato – al fine di coprire il proprio fabbisogno finanziario corrente e che – anche a fronte della perdurante (imprevista e imprevedibile, ex ante) riduzione dei ricavi di cui alla precedente allinea – sono risultate ex post insufficienti per far fronte alle esigenze finanziarie della Società
nel medio-lungo termine;
– l’impatto negativo di alcuni eventi estranei alla Società, che hanno determinato un repentino cambio di governance e hanno avuto negativi effetti a livello reputazionale (sul mercato e anche nei rapporti con i potenziali investitori).