Cessione Sampdoria, il Cda lavora alla composizione negoziata, che permette di non perdere il titolo sportivo: le banche favorevoli all’opzione
La situazione societaria della Sampdoria è estremamente delicata. L’aumento di capitale da almeno 35 milioni continua a non arrivare e, mentre Massimo Ferrero non riesce a trovare un sottoscrittore del bond convertibile, Merlyn Partners si è ritirato dalla corsa al club blucerchiato per la terza volta.
Intanto il Cda ha già avviato le pratiche per la composizione negoziata della crisi d’azienda. Questo meccanismo è compatibile con le norme della Figc e permetterebbe alla Sampdoria di non perdere il titolo sportivo. Una cosa che, considerato il momento, non è da poco.
Cessione Sampdoria, le banche favorevoli alla composizione negoziata
Cessione Sampdoria, la composizione negoziata convince Banca Sistema e Macquarie
LEGGI ANCHE Cessione Sampdoria, Tuttosport: ora Lanna lavora con le banche per cercare liquidità
La composizione negoziata ha degli step precisi. Una volta ottenuto il parere positivo, c’è la nomina di un esperto indipendente – esterno alla società. E c’è, come riporta Il Secolo XIX, un albo dedicato a supporto del club che consenta il percorso di ristrutturazione del debito e di ripristino dell’equilibrio economico.
La composizione negoziata incontrerebbe, poi, il parere favorevole dei due principali istituti di credito che supportano la Sampdoria, ovverosia Banca Sistema e Macquarie. Con cui il Cda, come confermato anche da Marco Lanna ai tifosi fuori da Corte Lambruschini, sta cercando di trovare una soluzione per rispettare le scadenze di febbraio. Il 16, infatti, è il termine ultimo per il pagamento delle mensilità di ottobre, novembre e dicembre.