Cessione Sampdoria, Francesco De Gennaro avvocato dello studio DLA Piper, ha parlato dell’accesso al codice crisi impresa da parte delle società senza rischiare il fallimento.
La Sampdoria sul campo sta ingranando dopo un’inizio di stagione davvero difficile con i risultati che faticavamo ad arrivare, invece ora i blucerchiati di mister Andrea Pirlo hanno centrato lo scorso sabato la terza vittoria consecutiva in questo campionato di Serie B.
Mentre dall’altra parte c’è Matteo Manfredi che è ancora a caccia di nuovi investitori che possono aiutare nella crescita della club, a dicembre farà tappa in Arabia Saudita sia per seguire il Mondiale per club sia per incontrare dei potenziali investitori interessati ad entrare nella Sampdoria.
Sampdoria, De Gennaro spiega la ristrutturazione del debito
Cessione Sampdoria, De Gennaro: ristrutturazione del debito senza rischiare il fallimento…
LEGGI ANCHE Calciomercato Sampdoria, Francesco De Gennaro: vi spiego i paletti imposti dalla FIGC
Francesco De Gennaro, avvocato dello studio DLA Piper, che ha assistito Matteo Manfredi e Andrea Radrizzani in tutte le fasi che li ha portati a rilevare la Sampdoria. In un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, ha risposto alla domanda in merito al ricorso alla ristrutturazione del debito disciplinato dal nuovo Codice della crisi d’impresa:
È un’obiezione che francamente non comprendo. Le società di calcio, al pari di qualsivoglia altra società che persegue uno scopo di lucro, hanno pieno diritto ad accedere agli strumenti di regolazione della crisi, come oggi espressamente riconosciuto dalle Noif. Peraltro, gli strumenti di risanamento ammessi dalle Noif sono solo quelli che si fondano sul consenso raggiunto con i creditori e non esonerano la società che intende avvalersene dall’obbligo di onorare il pagamento dei cosiddetti “debiti sportivi” (verso tesserati, altre squadre di calcio, ecc.) e degli altri debiti necessari per la regolare iscrizione del club al campionato di competenza. Il controllo del Tribunale, applicabile ad una buona parte di tali strumenti, limita poi la possibilità di comportamenti opportunistici da parte delle società che intendono avvalersene. È chiaro, poi, che il ricorso agli strumenti di regolazione della crisi non può intendersi sostitutivo di un nuovo assetto di regole che il sistema calcio deve darsi al suo interno per assicurare una maggiore stabilità finanziaria dell’intero movimento e prevenire quelle situazioni di crisi
Domanda fatta proprio sul fatto che prima la Sampdoria poi il Genoa hanno fatto ricorso alla ristrutturazione del debito disciplinato dal nuovo Codice della crisi d’impresa.