Cessione Sampdoria, Bissocoli: posizioni di Ferrero e Vidal scoraggiavano gli investitori

La cessione della Sampdoria, come conferma Eugenio Bissocoli, è stata resa difficile anche dalle posizioni di Gianluca Vidal e Massimo Ferrero
Eugenio Bissocoli, l’esperto nominato dalla Camera di Commercio per affiancare la Sampdoria nella composizione negoziata, ha parlato anche dei momenti più difficili vissuti nei mesi passati. La posizione della società, infatti, non era semplice ed è servito molto lavoro, anche diplomatico, per arrivare all’esito positivo.
All’edizione genovese de La Repubblica, Bissocoli ha parlato in modo chiaro delle difficoltà incontrate dagli investitori a causa delle posizioni di Massimo Ferrero e del trustee Gianluca Vidal. I due hanno posto condizioni scoraggianti:
La situazione della Sampdoria era particolarmente complessa a causa delle difficoltà e della posizione assunta dall’azionista di controllo. Le condizioni della cessione della partecipazione di controllo richieste dal trustee erano tali da scoraggiare molti investitori.
Cessione Sampdoria, Bissocoli: momenti di tensione
Cessione Sampdoria, Bissocoli: posizioni di Ferrero e Vidal scoraggiavano gli investitori
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I problemi, poi, erano dovuti anche alle strette tempistiche. Senza immissione di denaro, la Sampdoria non avrebbe potuto pagare il debito sportivo, non riuscendo così a iscriversi al campionato:
Inoltre, la tempistica non aiutava in quanto, in mancanza dell’immissione di “denaro fresco” nella società tra la fine di maggio e i primi di giugno, la società non sarebbe stata in grado di pagare il “debito sportivo” in scadenza e iscriversi al campionato 2023/24. Aggiungo anche che, in considerazione della recente entrata in vigore del Codice della crisi, il quadro normativo sulla modalità del risanamento è stato chiarito definitivamente solo alla fine di aprile.
La situazione estremamente delicata ha portato, inevitabilmente, a momenti di tensione. Tra le richieste di chi si era “consorziato”, la rabbia e la preoccupazione dei tifosi e le coperture mediatiche. Il tutto, però, si è risolto in modo positivo anche grazie alla professionalità di chi ha operato:
Vi era, infine, notevole tensione intorno alla società: alcuni creditori si erano anche “consorziati” per spuntare condizioni migliori nelle trattative, i tifosi erano comprensibilmente in continua apprensione e la copertura mediatica era costante (al punto che la riservatezza delle trattative – che è uno dei punti di forza della composizione – era una chimera). Tutto questo ha portato inevitabilmente a momenti di tensione e divergenze con alcuni interlocutori. Si è trattato però di situazioni fisiologiche che si sono poi ricomposte vista anche la professionalità e la competenza dei principali interlocutori interessati e degli advisor coinvolti.
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