Eugenio Bissocoli, l’esperto che ha affiancato la Sampdoria nella composizione negoziata e nella cessione, ha messo in chiaro l’importanza di questo strumento per l’iscrizione al campionato di Serie B
La situazione della Sampdoria al termine della gestione di Massimo Ferrero era veramente critica. La società ha dovuto ricorrere alla composizione negoziata, facendosi affiancare dall’esperto Eugenio Bissocoli, nominato dalla Camera di Commercio.
L’avvocato, all’edizione genovese de La Repubblica, ha spiegato l’importanza di questo strumento per la Sampdoria che, diversamente, non sarebbe riuscita a iscriversi al prossimo campionato di Serie B:
La scelta della società di accedere alla composizione ha certamente aiutato in quanto tale strumento era probabilmente l’unico compatibile con la normativa calcistica e la tempistica dell’iscrizione al campionato. La composizione ha consentito alla società di negoziare con le parti interessate un “ambiente protetto” e in modo più snello rispetto ad una procedura di concordato.
Un eventuale ricorso al concordato avrebbe allungato oltremodo i tempi, facendo rischiare così alla Sampdoria di non avere il tempo per iscriversi al campionato. Scenario che avrebbe pregiudicato la continuità aziendale:
Nell’ambito di quest’ultimo, infatti, il coinvolgimento del tribunale e dei commissari avrebbe ragionevolmente reso più macchinosa la gestione della società, rallentato le trattative e, vista la tempistica inderogabile imposta dalla FIGC, rischiato anche di pregiudicare l’iscrizione al campionato (e, quindi, la continuità aziendale).
Sampdoria, Bissocoli: chiudere la composizione negoziata avrebbe portato al fallimento
Cessione Sampdoria, Bissocoli: composizione negoziata unico strumento per iscrivere la squadra
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Ci sono stati dei momenti in cui la composizione negoziata non stava portando alle soluzioni sperate. La chiusura, però, avrebbe reso certa la liquidazione giudiziale, scenario penalizzante per gli stessi creditori:
Nei primi mesi della composizione le trattative erano in stallo o comunque procedevano a rilento al punto che qualcuno aveva anche pubblicamente suggerito di chiudere la composizione. Tale soluzione, tuttavia, avrebbe reso praticamente certa la liquidazione giudiziale della società e, pertanto, sarebbe stata estremamente penalizzante per i creditori e i dipendenti (direttamente o indirettamente la società dava lavoro a centinaia di persone).
Date le difficoltà, però, a cui avrebbe portato l’interruzione, Bissocoli ha scelto di continuare. Anche perché, nel frattempo, sono spuntati Alessandro Barnaba prima e Andrea Radrizzani poi:
Ho ritenuto ragionevole proseguire anche perché al tavolo vi era sempre Merlyn con cui si era sviluppata una buona comunicativa che ha favorito la presentazione nel mese di maggio, dopo la modifica delle NOIF da parte della FIGC, di un’offerta di risanamento in continuità diretta.
Inoltre, l’individuazione con la Società dell’Accordo di Ristrutturazione a efficacia estesa come soluzione della crisi aveva riavvicinato altri importanti investitori.