Sandro Biasotti, ex presidente della Regione Liguria e grande tifoso della Sampdoria, ha parlato della cessione: probabile un fondo, non Al Thani
La situazione societaria della Sampdoria non può prescindere da una cessione. La situazione debitoria di 200 milioni pesa, così come pesa il fatto di avere una proprietà non in grado di sottoscrivere un aumento di capitale. Secondo Sandro Biasotti, ex presidente della Regione Liguria, la svolta può arrivare entro fine stagione.
L’ex parlamentare, tifosissimo blucerchiato, è fiducioso sull’arrivo di un fondo che possa tirare fuori la Sampdoria da questa situazione. Il club non può essere valutato come Napoli e Milan (1,2 miliardi), ovviamente, ma ha un blasone importante:
Se dovessi scommettere direi che sono fiducioso. Il Napoli è stato valutato 1,2 miliardi, anche il Milan è su quelle cifre, la Samp non è a quel livello ma è un club importante. Zanetti? Non lo conosco di persona ma è un ottimo imprenditore. Però credo più che possa prenderla un fondo internazionale, pare che qualcuno si stia muovendo, che ci siano dei colloqui.
Cessione Sampdoria, Biasotti: Al Thani? Una barzelletta
Cessione Sampdoria, Biasotti: arriva un fondo internazionale. Al Thani? Una barzelletta
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Fondo che non porterà allo sceicco Khalid Faleh Al Thani, la cui vicenda è definita una “barzelletta”:
E quando dico fondo non penso ad Al Thani, quelle sono barzellette: pure lì basta vedere il personaggio per rendersi conto che la serietà è un’altra cosa.
La Sampdoria, per Biasotti, rimane appetibile nonostante i debiti. La realtà di Genova e una tifoseria calda come quella della Gradinata Sud possono essere il traino per una nuova rinascita:
Sì, perché è un club ideale per fare bene, potremmo tranquillamente essere come il Sassuolo o anche l’Atalanta. Piazza ottima, città meravigliosa, tifoseria calda e pacifica e anche per chi investe ci sono condizioni ottimali, dal Porto alla vicinanza con Milano. Ricordo che un tempo i calciatori che venivano qui andavano meglio che in altre squadre perché trovavano il contesto perfetto, ora succede il contrario, spero in un ritorno al passato.