L’economista Roberto Albisetti ha parlato della situazione societaria della Sampdoria: tra la cessione e la buonuscita di Ferrero…
Diversi economisti, in questi giorni, stanno provando a raccontare la situazione societaria complicata della Sampdoria. A Primocanale è intervenuto Roberto Albisetti, scettico sul fatto che la scelta di Massimo Ferrero di dare in pegno delle azioni possa portare buoni frutti:
Sembra un’operazione di prendere un prestito a favore della società ancora controllata dall’azionista famiglia Ferrero che darebbe in garanzia un pegno delle azioni. Un’operazione di questo tipo di un’azienda in crisi e che probabilmente ha da affrontare una crisi di liquidità è un rischio altissimo.
Albisetti porta anche l’esempio di una compagnia aerea sua cliente:
Un mio cliente che è /era una compagnia aerea più grande dell’Alitalia che aveva crisi di liquidità e forti debiti. Si è fatta dare un prestito da un’altra aerolinea e lo aveva garantito con le azioni. Nel giro di sei/otto mesi ha fatto default e l’altra aerolinea si è presa le azioni e ha fatto fuori i vecchi proprietari.
Cessione Sampdoria, Albisetti: Barnaba opzione più lineare
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L’opzione che porta ad Alessandro Barnaba e al fondo Merlyn Partners è più linear. In questo caso, però, ci sono alcuni problemi e uno riguarderebbe l’eventuale buonuscita di Ferrero. Secondo Albisetti necessaria:
L’altra opzione, quella di Merlyn e Barnaba, sembra più lineare. Credo che nel modo in cui è stata proposta zoppichi sull’aspetto negoziale. Ci sono due ordini di rischi: azzerare l capitale è rischiosissimo dal punto di vista societario perché vorrebbe dire porre la società in uno stato di pre-liquidazione con conseguenze amministrativo-societarie che nessuno vuole immaginare. La ricapitalizzazione si può fare, ma serve l’approvazione dell’azionista esistente che, secondo me, senza una buonuscita non se ne va.