Cessione Genoa, è ormai scontro tra la 777 Partners e l’ex presidente rossoblù Enrico Preziosi: ora cosa succede il 30 aprile?
Ormai è scontro tra la nuova proprietà americana, la 777 Partners, ed Enrico Preziosi. Secondo La Repubblica, il vecchio patron “temendo di essere attaccato ha deciso di attaccare per primo e ha già annunciato che non approverà il bilancio 2021, chiusosi con oltre 42 milioni di perdite (4 milioni il capitale netto positivo) anche a causa di un costo del lavoro lievitato in maniera sproporzionato per un club delle dimensioni del Genoa (52 milioni il monte ingaggi dei giocatori e 9 quelli degli allenatori nella stagione 2020/21)”.
Numeri diversi che inevitabilmente, sempre secondo le pagine di La Repubblica, chiameranno in causa i rispettivi legali per cercare di trovare un punto d’incontro.
Il Fondo americano ha deciso di rispondere alle provocazioni dell’ex patron rossoblù con un comunicato ufficiale ma non è pubblicamente che vogliono risolvere le controversie con Enrico Preziosi. Polemica arrivata nella settimana decisiva per la salvezza del Genoa…
Cessione Genoa, 777 Partners esclude ritorno di Preziosi…
Cessione Genoa, 777 Partners contro Preziosi: cosa succede?
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La 777 Partners esclude la possibilità di un ritorno al passato con Preziosi che che in pegno azioni della società a garanzia di un proprio versamento fatto quando la trattativa con i 777 era avviata ma non ancora conclusa.
L’accordo era stato chiuso alla cifra simbolica di un euro, ma la nuova proprietà americana si deve fare carico di tutti i debiti (dichiarati)
Una controversia che sicuramente l’assemblea del prossimo 30 aprile non riuscirà a risolvere. Assemblea alla quale Preziosi probabilmente sarà rappresentato da un suo avvocato.
A sorprendere gli americani è stata la lista dei creditori (tra cui molti procuratori) arrivati dopo la firma dell’accordo: “14 milioni e mezzo assolutamente non ipotizzati. Tre milioni invece sarebbero i crediti avanzati da fornitori e che non erano emersi al momento della due diligence…”
Insomma gli americani erano a conoscenza di una situazione debitoria complicata, da quasi 300 milioni, a fronte di 105 milioni di crediti…