La Sampdoria dovrà versare due milioni allo Sparta Praga per Patrick Schick, acquistato nel calciomercato del 2016 e poi rivenduto alla Roma
La clausola “sell on fee” ha generato un’uscita nel bilancio della Sampdoria. Si tratta, infatti, di quel meccanismo sempre più usato nei trasferimenti dei calciatori, che consente alla società che cede un giocatore di avere una percentuale sulla futura rivendita. I blucerchiati sono alle prese con il caso riguardante Patrick Schick.
Per il ceco la società di Massimo Ferrero era in debito verso lo Sparta Praga di circa 3,2 milioni. Al momento dell’acquisto i cechi avevano stabilito una percentuale sulla futura rivendita da parte della Sampdoria. Rivendita che si è poi concretizzata dopo una sola stagione con i blucerchiati che hanno incassato un totale di 42 milioni dalla Roma.
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Il presidente blucerchiato, però, ha sempre preso tempo contestando la validità della clausola in essere e non aveva ancora versato i soldi pattuiti. Nelle ultime settimane, come riporta il Secolo, Sampdoria e Sparta hanno condotto una mediazione che porterà i blucerchiati a versare 2,1 milioni suddivisi in tre rate. Ci sarebbe, poi, anche un’amichevole da disputare in Repubblica Ceca con incasso suddiviso a metà, ma spese di trasferta a carico della Sampdoria.
La Sampdoria non dovrebbe quindi più avere conti in sospeso riguardo l’affare Patrick Schick. Che ora, dopo le stagioni turbolente alla Roma, sta trovando continuità al Bayer Leverkusen. Tredici goal in 36 partite l’anno scorso, otto in nove di Bundesliga quest’anno. Il suo valore sta finalmente venendo fuori.