Gian Piero Gasperini è rimasto all’Atalanta dopo un lungo tira e molla: il tecnico, però, critica alcune operazioni di calciomercato, come quella di Jeremie Boga
Alla fine di un lungo tira e molla, Gian Piero Gasperini è rimasto alla guida dell’Atalanta. L’ex allenatore del Genoa, nonostante le frizioni con la dirigenza ha scelto di restare a Bergamo per iniziare, così, la sua ottava stagione in nerazzurro.
A La Gazzetta dello Sport, Gasperini ha confermato di essere stato molto vicino all’addio. Il cambio di idea, però, è avvenuto durante l’ultima partita contro l’Empoli:
Se sono ancora qui è per il forte legame con la città. Durante l’ultima partita con l’Empoli ho percepito forte la richiesta della gente: ‘Rimani a Bergamo’. Questa cosa ha condizionato le mie scelte, perché io ero veramente pronto a lasciare, se la società avesse voluto.
Calciomercato Atalanta, le critiche di Gasperini: Boga e non solo…
Calciomercato Atalanta, le critiche di Gasperini: siamo rimasti fermi. E Boga…
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Gasperini, che non rinuncia mai a qualche lamentela, parla degli scontri in tema mercato. Secondo il tecnico dell’Atalanta sono state sbagliate le scelte sul reparto offensivo:
I miei scontri in tema di mercato sono nati sempre dalla stessa esigenza: non restare fermi. Abbiamo avuto delle vendite importanti, degli introiti notevoli dalla Champions, ma siamo rimasti molto statici, soprattutto davanti. Siamo rimasti uguali solo perché segnavamo tanti gol. E invece, soprattutto negli ultimi due anni, con le risorse a disposizione, era il momento giusto per immettere un nuovo campione, come Gomez ed Ilicic.
Criticato anche l’acquisto di Jeremie Boga:
Il problema di Boga è il costo. Fosse costato quanto lo ha pagato il Sassuolo, saremmo tutti contenti. Ha dribbling, scatto, tecnica. Ma è stato pagato come un campione carismatico e decisivo. Al momento è un giocatore individuale e basta. Ma è giovane e imparerà.
Il rapporto con la famiglia Percassi è ancora buono, nonostante le frizioni del passato. L’Atalanta, ora, ha voglia di slancio:
Tra noi c’è un rapporto reciproco di stima e gratitudine, che non mancherà mai. Ora ci unisce lo slancio per ripartire. L’ingresso degli investitori americani per me è stata a una grande emozione, per loro un’occasione fantastica.