Sinisa Mihajlovic, dopo l’esonero, ha voluto salutare il Bologna e i suoi tifosi con una lunga lettera pubblicata dalla Gazzetta dello Sport
La storia tra il Bologna e Sinisa Mihajlovic è finita dopo oltre tre anni. Il tecnico rossoblù è stato esonerato dopo il pareggio contro lo Spezia e tre punti raccolti in cinque partite. Il rapporto con l’ambiente si stava logorando e, probabilmente, partire con lui in questa stagione è stato un errore.
Sinisa, però, ha voluto ringraziare Bologna e i suoi tifosi con una lunga lettera pubblicata dalla Gazzetta dello Sport. Ed è un saluto vero, sincero e triste, verso chi lo ha accompagnato in questi anni:
Mi è capitato spesso di salutare tifosi, giocatori, società, città, per dire addio o arrivederci. […]. Ma stavolta il sapore che mi lascia il mio voltarmi indietro un’ultima volta è più triste. Perché non saluto solo una tifoseria che mi ha voluto bene e appoggiato in questi tre anni e mezzo ricchi di calcio e di vita, di lacrime di gioia e di dolore, di successi, cadute e ripartenze. Saluto dei fratelli e dei concittadini. La mia avventura a Bologna non è stata solo calcio, non è stata solo sport… È stata un’unione di anime, un camminare insieme dentro un tunnel buio per rivedere la luce. Ho sentito la stima per l’allenatore e quella per l’uomo. Il vostro calore mi ha scaldato nei momenti più difficili.
Mihajlovic, poi, rimarca i risultati ottenuti dal suo Bologna in tre anni e mezzo in cui ha provato a fare un gioco propositivo, lanciando anche diversi giovani:
Nei nostri tre anni e mezzo insieme abbiamo ottenuto un incredibile decimo posto, poi due volte un dodicesimo e infine un tredicesimo. Raggiungendo sempre, nonostante tutto – e sapete bene cosa è stato quel “tutto” -, una salvezza tranquilla: provando a fare un calcio propositivo e offensivo, lanciando giovani e permettendo al club di guadagnare molto col mercato in uscita, come dimostrano le ultime sessioni. Potevo fare ancora meglio? Forse. Ho dato tutto me stesso? Sì, senza il minimo dubbio. E questo mi permette di guardare tutti a testa alta e di non rimproverarmi nulla. Se ci sono riuscito però è anche merito di voi tifosi e di tutta Bologna.
Bologna, Mihajlovic riteneva la situazione sotto controllo
Bologna, il saluto amaro di Mihajlovic: la situazione era sotto controllo
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Per Mihajlovic la situazione al Bologna era sotto controllo. Il tecnico serbo ritiene che questa sia una decisione covata da più tempo:
Non sono mai stato un’ipocrita, non lo sarò neanche stavolta: non capisco questo esonero. Lo accetto, come un professionista deve fare, ma ritenevo la situazione assolutamente sotto controllo e migliorabile. La società non era del mio stesso avviso. Siamo appena alla quinta giornata, faccio fatica a pensare che tutto questo dipenda solo dagli ultimi risultati o dalla classifica e non sia una decisione covata da più tempo. Peccato.
L’augurio al Bologna, poi, di avere successi. Sinisa, che è già nel cuore di diverse tifoserie d’Italia – quella della Sampdoria su tutte – si sentirà sempre anche rossoblù:
Auguro al Bologna e a tutti i tifosi i migliori successi sportivi: al mio successore lascio un gruppo sano, una cultura del lavoro e, credo, dei valori importanti condivisi con questo ambiente. Ci rivedremo, spero presto, sul campo. Qualunque maglia vestirò, non sarò mai un avversario, ma sempre uno di Voi.