Alice Campello ha attraversato momenti tutt’altro che facile dopo l’ultima gravidanza, ma il suo porto sicuro è sempre stato Alvaro Morata
Alice Campello si è sfogata in una lunga intervista a ruota libera con Vicky Martin Berrocal, illustratrice che con la moglie dell’attaccante dell’Atletico Madrid, Alvaro Morata condivide la passione per la moda. La modella, imprenditrice ed influencer si è raccontata a fondo, trattando anche argomenti che in passato l’hanno segnata in modo particolare.
Dopo tutte le gravidanze ho avuto mini-depressioni. Sono stata molto male emotivamente, è normale, succede a molte donne. È essenziale avere qualcuno al tuo fianco che capisca i tuoi brutti momenti. Se non avessi avuto Álvaro che faceva di tutto ogni giorno per la mia felicità, non so come avrei fatto. Non mi stimavo per niente e non mi sentivo nemmeno carina
La coppia ha quattro figli, e la stessa Campello, ha dichiarato che dopo ogni gravidanza ha avuto delle mini-crisi post parto e che per questo motivo è dovuta ricorrere all’aiuto di uno psicologo
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A darle una grossa mano nei periodi di crisi più profonda ci ha pensato l’ex attaccante della Juventus, che nonostante alcuni momenti complicati non ha mai lasciata sola la bella moglie. Un aiuto profondo che testimonia quanto la coppia sia sempre più solida. Un amore puro e duraturo per una delle unioni più social che si sono viste nel modo del calcio, due ragazzi che si amano quasi o più del primo giorno.
Mi ha aiutato molto. A volte sono stata cattiva con lui ma mi ha sempre supportato. C’erano momenti nei quali gli rispondevo malissimo e lui mi ha capito: ‘Cosa posso fare per farti stare meglio? Dimmi’, mi diceva. ‘E’ una bellissima giornata, andiamo a fare una passeggiata’. Ecco perché gli sono così grata. È la fortuna della mia vita, se mi porti via Álvaro mi porti via una parte di me, perché ha fatto tanto per diventarlo. Nella mia testa è impossibile che questo rapporto finisca. Può succedere, se accadesse conserverei ogni ricordo positivo. Ma non penso che accadrà. Non lo vedo un attimo senza di me e penso sia reciproco. Lui è la mia famiglia, siamo cresciuti insieme. Discutiamo e possiamo stare tre ore senza parlarci ma poi abbiamo bisogno di stare insieme tre ore. È amore. So che non ci faremo mai del male a vicenda. A volte è vero che discutiamo e sembriamo pazzi, a volte non riesco neanche a vederlo, mi dà fastidio come mastica per esempio ma lo amo. Non cancellerei mai i momenti nei quali ho sofferto perché lì sono cresciuta. Li rivivrei 100.000 volte ancora perché è per questo che sono diventata la donna che sono ora