Centravanti cercasi. Lo sa la Sampdoria e lo sanno i tifosi: l’attacco non è quello dell’anno scorso. Se da un lato c’è un Gabbiadini in più rispetto al girone di andata scorso, dall’altro di fatto c’è un Quagliarella in meno. L’attacco blucerchiato è il terzo peggiore della Serie A, con 13 reti all’attivo; dietro solo Udinese e Spal. Il mercato di gennaio, si sa, è fatto di occasioni last minute e qualche esubero di lusso. E la Sampdoria in questo senso ha dalla sua una piccola tradizione di attaccanti arrivati proprio nel mese più freddo. Giampaolo Pazzini, Luis Muriel, Stefano Okaka, Samuel Eto’o. Così, per dirne 4 a caso.
E nonostante si siano già fatti i nomi di Paloschi e Petagna, c’è forse un altro bomber, questa volta un bomber vero, bisognoso di riappacificarsi con il goal e con la propria nazionale. Classe 1988, vicecampione del mondo in carica e con alle spalle un anno e mezzo davvero difficile. Nikola Kalinic più dei due giocatori della Spal rappresenterebbe l’attaccante al quale affidarsi per la salvezza. In prestito alla Roma dall’Atletico Madrid, è in uscita dalla Roma di Fonseca che non lo fa giocare e difficilmente farà ritorno in Spagna, dove sarebbe chiuso.
La formula con la quale è arrivato nella Capitale è quella del prestito oneroso (2 milioni di euro) con riscatto fissato a 9: una cifra non esagerata in assoluto per una punta che ha dimostrato di saper segnare sempre, ovunque abbia giocato. L’ostacolo è ovviamente rappresentato dallo stipendio, 3 milioni netti all’anno che diventano quasi il doppio lordi. Non sono molte le squadre che attualmente potrebbero garantire fiducia e un girone di ritorno da protagonista al croato. Un passaggio alla Sampdoria, con un nuovo prestito, sarebbe soprattutto nell’interesse dell’Atletico Madrid. che potrebbe riavere indietro un giocatore rivalutato che, altrimenti, a giugno tornerebbe in Spagna come un peso morto con un pugno di presenze all’attivo in campionato…