“Sampdoria, ti ricordi di…” è la nuova rubrica di ClubDoria46 dedicata agli ex giocatori blucerchiati la cui avventura genovese è stata fugace e con alterne fortune. Il primo della lista è Dawid Kownacki.
La parentesi alla Sampdoria di Dawid Kownacki non è tra quelle che i tifosi ricordano più facilmente o più volentieri. Forse perché il giovane attaccante polacco ha avuto un rendimento sotto le aspettative. O forse per via di una damnatio memoriae che l’ha colpito dopo la sua intervista del 30 gennaio 2019, rilasciata al quotidiano polacco sport.se.pl. In quell’occasione diceva di essere stato trattato male, che a Genova c’erano delle gerarchie non sportive e per quelle non giocava. Chiedeva di andare via assolutamente, “mi dicono che invece vogliono tenermi in Italia per controllarmi. Non voglio, voglio andarmene per sempre“.
La Sampdoria nei giorni precedenti aveva ripensato a cederlo per via di un infortunio di Gianluca Caprari, ma dopo quell’intervista non esitò più. Il 31 gennaio 2019, ultimo giorno di mercato, Kownacki è passato al Fortuna Dusseldorf con un prestito oneroso (1,5 milioni) e un riscatto fissato a 6,5. Finiva così, dopo un anno e mezzo, una tormentata avventura a Genova per il giovane attaccante.
E pensare che il ragazzo era arrivato alla Sampdoria con grandissime speranze. I blucerchiati, in una fase in cui scoprire talenti era quasi la normalità a Bogliasco, presero Kownacki nel 2017, quando aveva 20 anni, reduce da un’annata interessante al Lech Poznan (9 goal in 27 partite a 19 anni). Squadra da cui proveniva anche Karol Linetty, a Genova dall’anno precedente. Così, nella stessa estate in cui avrebbe venduto Patrik Schick con una cessione record, Massimo Ferrero sborsò 4 milioni di euro per l’attaccante.
Era il terzo polacco che metteva piede in terra sampdoriana nel giro di un anno, perché nel gennaio 2017 era nel frattempo arrivato Bartosz Bereszynski, attuale capitano, proveniente dal Legia Varsavia ma anche lui di scuola Lech Poznan (città dov’è nato). Questo nucleo dalla Polonia può aver aiutato sicuramente Kownacki ad ambientarsi e il primo anno non era andata nemmeno così male.
Sampdoria, Kownacki: quelle speranze disattese…

LEGGI ANCHE Calciomercato Sampdoria, nuovo tentativo per Dennis Praet…
Arrivato in una squadra che conteneva nel reparto attaccanti nomi del calibro di Fabio Quagliarella, Duvan Zapata, Ricky Alvarez e Gaston Ramirez, oltre al già citato Caprari, Kownacki sapeva di dover sgomitare. Sempre nell’intervista al canale polacco sport.se.pl, diceva di sapere di doversi ambientare, che in un nuovo campionato come la Serie A ci voleva tempo. Ma nonostante tutto, il primo anno stato positivo per il ventenne di Gorzow Wielkopolski.
Dopo alcune panchine, esordiva in Serie A il 30 settembre 2017, a Udine, con un sonoro 4-0 subito dalla Sampdoria. Il primo goal arrivò il 21 ottobre successivo, a Marassi, con cui siglava il risultato sul 5-0 per i blucerchiati di Marco Giampaolo. Quell’anno collezionò 22 presenze, 5 goal, 2 assist e 810 minuti nel campionato italiano, non male per un nuovo ragazzo venuto dalla Polonia. Senza contare peraltro la Coppa Italia, dove in 2 presenze ha segnato 3 goal, tra cui il primo in maglia sampdoriana, il 12 agosto (compleanno della Sampdoria) contro il Foggia. In questa annata si è guadagnato anche l’esordio con la nazionale della Polonia (23 marzo 2018) e ha partecipato ai Mondiali di Russia 2018, venendo eliminato ai gironi.
La prima stagione, quella del tutto è nuovo, era terminata con un bilancio tutto sommato positivo. Ed è con belle speranze che comincia la nuova stagione, 2018/2019. Ma le cose non andarono come sperato. Kownacki restò indietro nelle gerarchie, a suo dire senza un vero e proprio motivo e soprattutto senza ragioni di campo. Faticava a scavalcare nelle preferenze di Giampaolo i vari Quagliarella, Caprari, Ramirez e la new entry Gregoire Defrel. Finì il girone d’andata con un bottino più magro del precedente: una sola rete in Serie A, una in Coppa Italia, 13 presenze in campionato ma solo 155 minuti giocati. Poco più che apparizioni quindi.
Ma soprattutto ha concluso il 30 gennaio 2019 con tanti malumori e tanti rimpianti, maturati dalle disattese speranze di quando era arrivato. Una curiosità: si è detto che il suo esordio in Serie A con la Sampdoria è arrivato durante una sconfitta a Udine per 4-0. L’ultima sua partita con la maglia blucerchiata, è stata invece una misera apparizione di 5 minuti in una vittoria per 4-0 dei genovesi sui friulani e a Marassi. Tutto capovolto, dall’inizio alla fine. E un cerchio che, tristemente, si chiudeva.
Via dalla Sampdoria per voltare pagina: la nuova vita di Kownacki al Fortuna Dusseldorf

Kownacki andò dunque al Fortuna Dusseldorf, che decise, tra prestito e riscatto, di pagarlo il doppio di quanto la Sampdoria avesse sborsato al Lech Poznan. I tedeschi avevano fiutato l’affare e non andò male la seconda parte di stagione all’attaccante. In 10 presenze segnò 4 goal in Bundesliga, mettendoci la stessa scusante dell’ambientamento di cui poteva avvalersi a Genova era un buon inizio. Per di più, nell’aprile del 2019, nacque sua figlia Lena.
Il campionato successivo però, quello 2019/2020, è stato un’annata magra, la peggiore della sua carriera. Su 20 presenze, di cui 18 da titolare e 9 gare saltate per un infortunio al ginocchio, non ha segnato neanche un goal o fornito un assist. Peggio, il Fortuna Dusseldorf finì la stagione in 17ma posizione, che in Germania vuol dire retrocessione. Annata nerissima per Kownacki, tanto che la sua squadra ha cominciato ad interrogarsi sulla bontà dell’affare fatto.
Tuttavia in Zweite Bundesliga l’attaccante polacco tornò ad essere titolarissimo e chiuse la stagione con 27 presenze, 7 goal e 5 assist. Il Fortuna Dusseldorf però chiuse quinto e la promozione in Bundesliga dopo solo un anno fallì. Da allora, in realtà, la squadra della Ruhr non è mai tornata nel massimo campionato tedesco. Tornando a Kownacki, l’annata 2021/2022 fu di nuovo di grande difficoltà. Solo 7 presenze e nessuna rete in campionato, l’unico goal è contato in Coppa di Germania. Il brutto periodo sembrava non vedere la fine e così l’attaccante, di comune accordo con le parti in causa, decise di tornare sui suoi passi.
E fu così che andò in prestito al Lech Poznan, squadra da cui era partito alla volta della Sampdoria. da gennaio fino al termine della stagione, Kownacki segnò 4 goal su 14 presenze. Con i polacchi ha vinto il titolo del campionato Ekstralasa, 7 anni dopo l’ultima volta del 2015 quando già tra le punte c’era lui. Tanto gli bastò per riconquistarsi la fiducia a Dusseldorf, dove lo trattennero alla fine del prestito. Ed è dove lo troviamo ora, ancora una volta rinato dopo la caduta.
A 25 anni, sempre in Zweite Bundesliga, è leader del Fortuna con 6 goal e 6 assist in 17 presenze, con cui li ha portati finora al settimo posto. Potenzialmente, se il trend andasse avanti così, può essere la sua miglior stagione. E nel frattempo in famiglia è arrivato il secondo fiocco, stavolta azzurro, perché il 22 novembre è nato Bruno, figlio suo e della compagna Alexandra.
Adesso anche dalla Bundesliga ci sono squadre, come il Colonia, che stanno cercando un attaccante a buon prezzo ma con interessanti prospettive. E hanno pensato proprio a lui, che il portale Geissblog definisce “La punta più forte della seconda divisione”. Quell’attaccante che dalla Sampdoria è andato via sbattendo la porta, sognando chissà quale futuro, adesso sta provando a risorgere ancora una volta con il Fortuna Dusseldorf. Alla ricerca del goal, della promozione e, probabilmente, della miglior versione di se stesso.