Chiara Lombardo ha difeso su Instagram la Gradinata Sud dopo la contestazione in seguito alla sconfitta della Sampdoria con il Lecce
Il post di Attilio Lombardo sulla Gradinata Sud ha generato anche commenti non positivi. L’ala dello scudetto del 1991 ha elogiato il tifo blucerchiato, sempre presente nonostante i risultati deludenti della Sampdoria.
Il suo messaggio “Bisogna inginocchiarsi davanti a questa gradinata 💙” non è stato di gradimento di un tifoso, che ha accusato la Gradinata per la contestazione nel finale (VIDEO – Sampdoria contestata, squadra “chiusa” dentro il Ferraris):
Gente che ha costretto la squadra ad uscire scortata dalla polizia…. bel cervello a partorire questo post.
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Il commento ha scatenato la figlia di Attilio, Chiara, che ha difeso a spada tratta la tifoseria della Sampdoria. Una tifoseria che, mai come quest’anno, sta dimostrando amore incondizionato alla squadra:
Se solo sapessi cosa significa per NOI la Sampdoria forse questo commento non l’avresti fatto.
Persone che ogni settimana spendono soldi, tempo, energie fisiche e mentali per seguire la propria squadra senza ottenere NULLA in cambio, ma solo per puro amore e passione. Questa ”gente”, come la chiami tu, merita rispetto, ciò che non stanno ottenendo da 11 giocatori che guadagnano fior di quattrini ma non hanno il coraggio di avere un confronto. L’autore di questo post non avrà cervello ma ha a cuore GENTE che per lui e per chi c’è ora sta dando l’anima ogni giorno. Un saluto.
Alla controrisposta del tifoso “se significa così tanto uno stemma o una bandiera forse dovreste rivolgervi a qualcuno che vi aiuti”, Chiara Lombardo ha ribadito in modo deciso, facendo riferimento al confronto di ieri sera con la Sud:
Ma ti che sei per dirmi quanto io debba tenere ad una bandiera? Ma chi sei? Non è uno stemma, non è una bandiera, è molto di più, ma te non puoi e non potrai mai capirlo. Stiamo facendo passare l’inferno a decine di persone? Ahahah queste persone tornano a casa e vanno a dormire lo stesso con il sorriso, ma che discorsi fai? Non è che li avremmo presi a schiaffi, ma per favore. Ma d’altronde, da una persona che legge giornali e ascolta i notiziari cosa mi dovrei aspettare, se non le vivi certe cose non puoi capirle. Non abbiamo ucciso nessuno, chiediamo solo un po’ di rispetto e trasparenza, cosa che nessuno ci sta dando.
Parli come se li avessimo picchiati, volevamo un confronto, cosa che succede ovunque e non solo da noi.