Svelati da Calcio e Finanza i compensi e i diritti di immagine per arbitri, assistenti e varisti in Serie A e Coppa Italia
La redazione di Calcio e Finanza, con l’aiuto di Gianpaolo Calvarese, arbitro dismesso dopo la stagione 2020/21, ha stilato diverse tabelle con i compensi per arbitri, assistenti, Var e assistenti al Var in Italia. Compensi che, rispetto, alla stagione scorsa – come si legge – è aumentato. O meglio, il budget è stato redistribuito a favore degli arbitri di alto livello.
Gli arbitri, si ricorda, non sono professionisti, ma semi-professionisti. Quasi tutti, dunque, hanno anche un altro lavoro, oltre all’impiego da fischietto, assistente o, di recente, di varista. In primis, Calcio e Finanza riporta i compensi per i diritti di immagine, che sono a salire: si parte dai 20.000 euro all’anno della prima stagione fino ai 90.000 per gli arbitri Fifa, come si legge nella tabella del sito.

Per i varisti, invece, il compenso per i diritti di immagine è più basso. Si va da un massimo di 30.000 euro a un minimo di 4.000 per gli assistenti al Var.

Serie A, i compensi degli arbitri per campionato e Coppa Italia
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C’è, poi, l’analisi sui compensi per partita degli arbitri, con una differenza tra Serie A e Serie B piuttosto netta. Le partite della massima serie sono pagate come i playoff o i playout e come la Supercoppa Italiana e un direttore di gara guadagna 4.000 euro, mentre un assistente 1.400. Per la Serie B, invece, i compensi scendono, rispettivamente, a 2.000 e 700 euro: esattamente la metà.

Infine la Coppa Italia, in cui c’è divisione tra i turni preliminari, gli ottavi e i quarti, la semifinale e la finale. Per l’ultimo atto della Coppa è previsto un compenso di 4.000 euro per l’arbitro, 1.400 per gli assistenti e 1.700 per il varista, come in Serie A. Si scende – e di molto – per i turni preliminari. Il direttore di gara prende 1.200 euro, mentre l’assistente Var, il meno pagato, appena 250 euro.
