Renzo Parodi riportagli ultimi aggiornamenti sulla cessione della Sampdoria, ci sono anche gli arabi interessati. Ecco i dettagli
Gli arabi e la Sampdoria. La cessione del club blucerchiato sta diventando una questione infinita e tormentosa, sopratutto per i tifosi. Il gruppo anglo-americano di Cerberus-Redrock è già sceso in campo e da questo frangente si attende un’offerta, ma non siamo ancora a questo punto.
Per la società di Corte Lambruschini, però, sembra essere pronto a scendere in campo anche un gruppo arabo, stando a quanto riporta il giornalista Renzo Parodi. Un nuovo punto della situazione e nuovi aggiornamenti in attesa della svolta decisiva.
Fahad Al Gergawi, supermanager della Dubai Development Investment Agency, sembra aver messo gli occhi sulla Sampdoria. Legatissimo alla potentissima famiglia Al Maktoum, il cui esponente di spicco, l’Emiro Mohammed bin Rashid al-Maktoum presiede il Consiglio Supremo degli Emirati Arabi Uniti ed è anche vicepresidente e primo ministro del suo Paese.
Un degli uomini più ricchi del mondo, Forbes stima il suo patrimonio intorno ai 16 miliardi di dollari. Per il club blucerchiato c’era già stato un primo contatto in passato, come scrive lo stesso Parodi. Era la fine del 2021 e Massimo Ferrero era ancora presidente, il commercialista Vidal, che custodisce il club blucerchiato nel trust Rosan era volato a Dubai e si era incontrato col finanziere. Tutto però smentito dal Viperetta, all’epoca.
Cessione Sampdoria, gli aggiornamenti di Renzo Parodi
Cessione Sampdoria, Parodi: ci sono anche gli arabi in corsa
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‘La pista araba’ adesso però torna prepotentemente d’attualità. Una società guidata da Al Gergawi e finanziata da capitali arabi e di soci di varie nazionalità, questo dovrebbe essere il soggetto coinvolto. Un concorrente in grado di spazzare via tutti gli altri soggetti interessati, vista la potenza economica. La cessione tuttavia, come puntualizzato da Parodi
Passa attraverso il trust di diritto internazionale nella quale a gennaio 2020 l’aveva imbozzolata il suo proprietario, Massimo Ferrero, oggi imputato di ben 36 reati di natura societaria, fallimentare e fiscale relativi a quattro delle sue aziende calabresi dichiarate fallite. L’inizio del processo è fissato il prossimo 21 settembre.
Una nuova puntata quindi, con gli arabi sempre più interessati al mondo del calcio per diversificare i loro investimenti. E ritorna anche il nome dell’emiro del Qatar Tamim bin Hamad al Thani, proprietario del PSG, nome che era stato accostato, alquanto arbitrariamente, anche alla cordata formata dall’ex calciatore blucerchiato Ivano Bonetti e al produttore cinematografico Franco Di Silvio.
Una strategia ben precisa, da parte dei governanti dei paesi del Golfo. Lo steso obiettivo di diversificazioni degli investimenti e di penetrazione nelle realtà imprenditoriali europee legate allo sport, condiviso anche dai fondi americani.
Cessione Sampdoria, Parodi e possibili piani di americani e arabi
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Le offerte avanzate per acquisire la Sampdoria dovranno transitare attraverso due concordati approvati dal tribunale fallimentare di Roma e saranno vagliate dal trustee, Gianluca Vidal. Che dovrà scegliere anche in ragione degli interessi dei blucerchiati. Parodi però si spinge oltre, aggiungendo che
Il gruppo arabo è deciso a stringere i tempi e ad affrontare e battere la concorrenza, formulando un’offerta alla quale sarebbe difficile rispondere di no.
Intanto Cerberus-Redstone si appresta a presentare un’offerta di acquisto non vincolante che gli darà accesso alla data room che custodisce i conti della società, sempre Parodi che spiega sulla pagine di calciomercato.com. E poi aggiunge.
Se le verifiche dessero esito positivo, farebbe seguito un preliminare di contratto che potrebbe spianare la strada al signing del contratto di compravendita e al successivo closing dell’operazione. Serviranno però ancora dei mesi.
Gli americani, se dovessero spuntarla, sarebbero pronti a confermare nei primi mesi l’attuale management, guidato da Lanna. Al contrario, invece, gli arabi potrebbero decidere di ricominciare da zero, magari inserendo uomini di loro fiducia.