Amadeus parla del suo amore per l’Inter, capace di condizionare le sue giornate e che lo ha portato a chiamare il figlio come Mourinho
È stato un 2021 con i fiocchi per Amadeus, che tra Sanremo e lo scudetto dell’Inter ha vissuto una prima parte di anno dalle grandi gioie. La squadra nerazzurra, come dice a Sorrisi, è capace di condizionare anche l’umore del conduttore televisivo, che il 2 maggio ha partecipato in modo attivo ai caroselli per il diciannovesimo titolo:
Abbiamo messo sciarpe e maglie dell’Inter, io avevo quella che mi ha regalato Lukaku, siamo saliti in macchina e siamo andati in giro per Milano a strombazzare. José non aveva mai partecipato a un carosello. L’Inter condiziona le mie giornate: se perde mi devo sforzare per farmela passare!
Come tutti i tifosi, anche Amadeus ha i suoi riti scaramantici quando guarda le partite dell’Inter in casa:
Sto in piedi. E se l’Inter segna, rimango immobile nella posizione in cui ero al momento del gol. Non la guardo mai con persone che non tifino Inter, non voglio nessuno che venga a “gufare” a casa mia, altrimenti rischio di litigare: parenti o amici che siano, non guardo in faccia a nessuno. Io parlo, urlo, inveisco, mi arrabbio, esulto, grido. Insomma, non mi tengo.
L’amore di Amadeus per l’Inter, Ronaldo e José Mourinho
Amadeus e l’amore per l’Inter: Conte sarà come Mourinho
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La passione di Amadeus nasce fin da bambino ed è stata trasmessa anche al figlio che, non a caso, si chiama José come Mourinho. Il conduttore si innamorò di Ronaldo e ora stravede per Lukaku:
Il mio giocatore preferito in assoluto è Ronaldo, il fenomeno, ora Lukaku. Di rado ho visto giocatori così potenti e così veloci allo stesso tempo. La cosa più pazza? Nel 2020 finisce il Festival di Sanremo il sabato notte, la domenica c’era il derby. Io mi sono messo in macchina e sono andato direttamente allo stadio, con tutti i bagagli, senza passare da casa.
Proprio Mourinho ha sconvolto il mondo del calcio andando alla Roma:
La Roma ha fatto un bel colpo, è l’allenatore giusto per riaccendere la luce. Una punta di gelosia la confesso, Mourinho ha dato il massimo all’Inter e noi tifosi gli vorremo sempre bene.
Infine tra i ricordi della notte di Madrid, Amadeus ha parole di elogio anche per Antonio Conte:
La finale di Champions contro il Bayern Monaco a Madrid nel 2010, quella del triplete l’avrò vista almeno 20 volte, è sempre una gioia. L’ho fatta vedere anche a José, lui mi ha detto: “Quell’Inter era fortissima, torneremo mai a essere così forti?”. Con Antonio Conte siamo sulla strada giusta.



