Sampdoria, sicuri del rinnovo di Claudio Ranieri? Secondo La Puntina di Lussana sarebbe sbagliato insistere su un tecnico sui Ferrero non crede
Sulla partita c’è davvero poco da dire: l’Inter ha dominato, giocato anche bene e avrebbe meritato anche più goal di scarto rispetto alla Sampdoria.
Ma c’è un particolare che mi ha favorevolmente impressionato di Conte: che ha fatto giocare tutti quelli che avevano giocato poco, che quasi Ranocchia segnava in rovesciata, che è andato in rete persino Pinamonti, che nel secondo tempo ha inserito Radu.
E sono le stesse cose che mi avevano colpito in Paulo Fonseca, che – complici gli infortuni, certo – ha fatto esordire in una settimana tantissimi giocatori, a partire da Darboe, la cui storia abbiamo raccontato la scorsa settimana con orgoglio e commozione sulla Puntina: il ragazzo sbarcato con i barconi a Lampedusa e che poi ha affrontato il progetto di inclusione dello Sprar, che in pochi giorni prima ha esordito in campionato a Genova e poi in Europa League contro il Manchester United, nella partita in cui abbiamo intravisto, come un miraggio, il miracolo non lontanissimo della finale.
Oppure i tre del Bologna: Amey, 15 agosto 2005, Urbanski e Raimondo, classe 2004, che Sinisa Mihajlovic ha detto che vuole fare esordire prima di fine campionato.
O, ancora, i tre esordi in serie B con la Virtus Entella che ha regalato a Chiavari ai suoi ragazzi Gennaro Volpe e che ho raccontato nella Puntina insieme a tante altre storie che, se avete un po’ di tempo vi invito a leggere, in particolare quella di Matteo e Marco Mancosu.
Ma, insomma, in questi giorni sono tantissime le belle storie permesse dal fatto che, a questo punto della stagione, gli allenatori possono essere liberi di testa, valorizzare giocatori giovani, premiarne altri anche meno dotati, ma comunque meritevoli di assaggiare il campo, promuovere ragazzi della Primavera.
Per restare alla Sampdoria, mi pare incredibile che Kristofer Askildsen, autore di una straordinaria rete lo scorso anno, in questo campionato sia stato usato con il contagocce, anzichè essere lanciato.
E poi io avrei comunque premiato Vasco Regini, che lo sappiamo è Regini, ma a mio parere non è così peggio di quelli che hanno giocato a Milano.
E dalla Primavera avrei fatto salire Nik Prelec, che è chiaro che deve essere portato in prima squadra, dopo aver già assaggiato la panchina.
Tutti i nomi degli allenatori per il dopo
Sampdoria, proprio sicuri del rinnovo di Claudio Ranieri?
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E vogliamo parlare dei portieri? Audero ha fatto un campionato straordinario e a mio parere deve andare assolutamente agli Europei, ma credo che sia il caso di dare soddisfazione anche agli altri: Letica l’abbiamo almeno visto in Coppa Italia, il povero Ravaglia stavolta non è stato portato nemmeno in panchina, per non dire di Lorenzo Avogadri, che almeno è il quarto.
Perchè? Insomma, credo che qui ci siano i particolari per cui penso che Ranieri non sia più l’uomo giusto per la Sampdoria.
Perchè credo che l’allenatore della Sampdoria debba valorizzare il materiale umano che ha a disposizione, lanciare giovani, creare plusvalenze, e questo non è ciò che sta avvenendo.
Così come penso che oggi cadano anche tutte le sciocchezze che ho sentito in queste settimane secondo le quali “con Giampaolo si mollava sempre con pessimi finali di campionato” e invece quest’anno è tutta un’altra storia.
Vedremo questa settimana o la prossima se ci sarà il rinnovo fra la Sampdoria e Ranieri, io mi sono schierato da tempo – e direi le stesse cose anche se oggi avesse vinto 5-1, perchè non cambio idea a seconda di un risultato – e penso che sia il caso di interrompere il rapporto, ringraziando Sir Claudio per la straordinaria salvezza dello scorso anno, per la stagione più che sufficiente di quest’anno e per la classe e la signorilità riportata a Bogliasco, che non è poco.
Ma, per l’appunto, penso che i rapporti calcistici che vanno avanti per inerzia non facciano bene a nessuno. E mi pare che Ferrero non sia convintissimo di continuare.
E a questo punto, come sempre, faccio qualche nome: la suggestione maggiore, suggerita da Antonio Cassano, così come era stato Cassano a suggerire Ranieri per il subentro rispetto a Di Francesco: Marcelo Bielsa, el loco. Sarebbe il Calcio.
Oppure il mio preferito in Italia: Roberto De Zerbi, che dovrebbe andare allo Shakhtar Donetsk, ma che sarebbe un sogno avere in blucerchiato.
Oppure, uno dei due migliori della serie B: Alessio Dionisi, che ha fatto volare l’Empoli abbinando gioco e risultati, e Paolo Zanetti, che ha fatto benissimo al Venezia ed è in crescita costante.
O, ancora, Giovanni Stroppa, che – nonostante i risultati, peraltro peggiorati come media punti da Serse Cosmi – ha fatto vedere i primi mesi straordinari con il Crotone e ha sempre fatto giocare bene le sue squadre, quando ha vinto e quando ha perso, dal Foggia al Pescara.
Oppure, e sarebbe la suggestione maggiore, proprio Paulo Fonseca, che continuerebbe la tradizione degli ex allenatori della Roma che Ferrero porta a Genova – con più o meno fortuna – e che a mio parere avrebbe un senso: rompe le gerarchie, è una persona con un grandissimo stile, valorizza i giovani e ha un ingaggio oggi di due milioni e mezzo, non lontanissimi dal milione e ottocentomila attribuito a Ranieri. Ma Fonseca è molto più moderno, nonostante l’annata negativa.
A Milano, per tutti, la scena più bella è stata quella di inizio partita, quando anche i giocatori blucerchiati hanno festeggiato e onorato, giustamente, lo scudetto dell’Inter.
Ecco, questa è stata la migliore giocata di Ranieri.
L’unica, forse.