La Serie A è in crisi: i bilanci sono in grave rosso, poche società sono solide e l’Assemblea di Lega è spaccata tra ‘grandi’ e ‘piccole’ sulla questione dei fondi
Il calcio italiano sta vivendo una profonda crisi. Lo certificano i bilanci delle squadre e lo certifica ancora di più la spaccatura netta all’interno dell’Assemblea di Lega tra grandi e piccole sulla questione dell’ingresso dei fondi. Da una parte società come Sampdoria e Genoa, che sanno quanto possano far bene 1,7 miliardi. Dall’altra chi vuole cavalcare la crisi per aumentare la spaccatura.
E cavalcare la crisi significherebbe mantenere il vecchio sistema dei diritti tv. Stando ad alcuni calcoli il vecchio sistema potrebbe portare a una flessione dei ricavi del 10-15%.
I bilanci del 2020 sono un disastro. Due big – Roma e Milan – hanno chiuso con un rosso pesante: -204 milioni i giallorossi e -145 i rossoneri. Poi c’è la Juventus che ha chiuso a -89 e l’Inter a -48. Su venti squadre, appena otto hanno chiuso in positivo, mentre le restanti dodici con passivi più o meno pesanti. Passivi in cui risulta anche il -13 della Sampdoria di Massimo Ferrero, unica ligure in negativo.
LEGGI ANCHE Sampdoria, Omar Colley rischia di saltare il derby

La salute di una società, però, si misura anche in base al rapporto tra patrimonio netto e la voce che racchiude i debiti. un rapporto che dovrebbe avere uno scarto attorno al 20%. Inter e Roma sono in crisi, con un patrimonio netto negativo, Juventus e Milan galleggiano, mentre la Sampdoria ha una situazione equilibrata: patrimonio netto di 32 milioni e debiti per 49,2.
Squadre come Inter e Milan dovrebbero essere più interessate a chiudere con i fondi. Le due potrebbero essersi alleate con Juventus e Lazio in seguito alla possibilità di far parte della Super-Lega. Che acuirebbe il distacco tra grandi e piccole. Venerdì, con una nuova Assemblea in presenza, si potrebbe giungere a una decisione sia sui diritti Tv che sulla questione dell’ingresso dei fondi.